Da Altopascio a Fucecchio

Il nuovo percorso della Francigena nella piana di Fucecchio. 23 Km di sterrato.
E’ stato inaugurato ad opera del Comitato Civico pro-galleno un nuovo percorso che permette il cammino verso Roma in tutta sicurezza, per strade interne, per lo più sentieri e strade bianche, evitando così i rischi della strada provinciale, finora utilizzata nel percorso originale, previsto dalle attuali guide.
Si parte dalla Chiesetta di san Rocco, prendendo Via Roma per pochi metri, girando subito a destra (indicazioni per Orentano). Dopo poche centinaia di metri, si gira per la Via Vincenti a sinistra, poi a destra e di nuovo a sinistra, sempre su asfalto. Dopo circa 1 Km inizia il tratto sterrato nel bosco, percorrendo un sentiero ben segnalato dal Comitato Civico che ci porta in poco meno di 2 Km all'abitato di Villa Campanile. Si riprende secondo le numerose indicazioni la strada nel bosco in direzione sud per 1 km e mezzo circa, si attraversa una strada asfaltata e si riprende il sentiero dall'altra parte, sempre nella stessa direzione. Dopo circa 1 Km si gira a sinistra per ritornare sulla provinciale, incrociando l'area attrezzata di Fonte Pardo (però senza attrezzatura). Si rientra sulla provinciale poco prima dell'inizio del tratto storico di Galleno (Km 6,95), che va preso deviando a destra (area di riposo, questa però attrezzata con panchine e tavoli, manca una fonte). Si percorre il tratto storico medioevale, suggestivo, con pietre miliari e targhe ricordo. A Galleno si può lasciare la firma presso il negozio di giornali, dove la signora, molto gentile, dà volentieri indicazioni sul percorso, soprattutto quello nuovo. C'è anche occasione di ristorarsi al bar. Invece di proseguire sul percorso originale su asfalto, si prende a destra e poco dopo si gira a sinistra su un percorso sterrato, ben segnalato. Si attraversa una strada asfaltata e poi si prosegue subito dopo nella stessa direzione. Dopo circa 2 Km si arriva all'inizio del sentiero originale delle Cerbaie (che avremmo preso se fossimo arrivati dalla provinciale): si gira a destra e si percorre il tratto sterrato che passa vicino al maneggio, una piccola salita ed un percorso in leggera quota (luogo chiamato "le vedute", da cui si potrebbe godere del panorama del Monte Serra e del Montalbano, oltre alle Apuane in lontananza, se l'alta vegetazione non avesse ormai tolto la visuale). Dopo circa 4 Km del percorso delle Cerbaie, ci ricongiungiamo alla strada asfaltata che prendiamo a destra, per poi girare a sn in discesa su due tornanti.
E’ stato inaugurato ad opera del Comitato Civico pro-galleno un nuovo percorso che permette il cammino verso Roma in tutta sicurezza, per strade interne, per lo più sentieri e strade bianche, evitando così i rischi della strada provinciale, finora utilizzata nel percorso originale, previsto dalle attuali guide.
Si parte dalla Chiesetta di san Rocco, prendendo Via Roma per pochi metri, girando subito a destra (indicazioni per Orentano). Dopo poche centinaia di metri, si gira per la Via Vincenti a sinistra, poi a destra e di nuovo a sinistra, sempre su asfalto. Dopo circa 1 Km inizia il tratto sterrato nel bosco, percorrendo un sentiero ben segnalato dal Comitato Civico che ci porta in poco meno di 2 Km all'abitato di Villa Campanile. Si riprende secondo le numerose indicazioni la strada nel bosco in direzione sud per 1 km e mezzo circa, si attraversa una strada asfaltata e si riprende il sentiero dall'altra parte, sempre nella stessa direzione. Dopo circa 1 Km si gira a sinistra per ritornare sulla provinciale, incrociando l'area attrezzata di Fonte Pardo (però senza attrezzatura). Si rientra sulla provinciale poco prima dell'inizio del tratto storico di Galleno (Km 6,95), che va preso deviando a destra (area di riposo, questa però attrezzata con panchine e tavoli, manca una fonte). Si percorre il tratto storico medioevale, suggestivo, con pietre miliari e targhe ricordo. A Galleno si può lasciare la firma presso il negozio di giornali, dove la signora, molto gentile, dà volentieri indicazioni sul percorso, soprattutto quello nuovo. C'è anche occasione di ristorarsi al bar. Invece di proseguire sul percorso originale su asfalto, si prende a destra e poco dopo si gira a sinistra su un percorso sterrato, ben segnalato. Si attraversa una strada asfaltata e poi si prosegue subito dopo nella stessa direzione. Dopo circa 2 Km si arriva all'inizio del sentiero originale delle Cerbaie (che avremmo preso se fossimo arrivati dalla provinciale): si gira a destra e si percorre il tratto sterrato che passa vicino al maneggio, una piccola salita ed un percorso in leggera quota (luogo chiamato "le vedute", da cui si potrebbe godere del panorama del Monte Serra e del Montalbano, oltre alle Apuane in lontananza, se l'alta vegetazione non avesse ormai tolto la visuale). Dopo circa 4 Km del percorso delle Cerbaie, ci ricongiungiamo alla strada asfaltata che prendiamo a destra, per poi girare a sn in discesa su due tornanti.
Ponte a Cappiano

Sulla sinistra prendiamo poi una scorciatoia che in discesa, su sentiero nel bosco e poi su strada vicinale asfaltata ci porta velocemente a Ponte a Cappiano. I bar e l'ampio spazio verde vicino al ponte mediceo permettono una adeguata sosta per il pranzo; proprio sul ponte è situato un ostello per i pellegrini. Il percorso originale ci porterebbe a Fucecchio per la Via Cristoforo Colombo, ampia asfaltata, fra case e fabbriche. Preferiamo il percorso sull'argine del canale Usciana, più lungo ma sicuramente più agevole e bello, che parte proprio dal Ponte e costeggia il Canale. Lo si percorre per quasi 2 Km fino a trovare uno stagno sulla destra. Da li parte, sulla destra, un argine che costeggia il laghetto e che ci porta in circa 3 Km all'abitato di Fucecchio. Vicina ad una carrozzeria, si prende Via S. Antonio che ci conduce per una lunga scalinata fino ad un piazzale e poi all'abbazia e monastero di San Salvatore, con vista panoramica su tutti i rilievi della zona, fino al Monte Nero di Livorno. Dall'Abbazia si può scendere le scale in mattoni e riprendere il cammino della Francigena per San Miniato, attraversando l'Arno a San Pierino.
Nel complesso il tratto è molto bello ed in questa nuova versione, più naturalistica, si cammina in tranquillità, eliminando il percorso su asfalto che fino a poco tempo fa rendeva questa tappa una delle meno agevoli.
Il pellegrino di lungo percorso, oggi può scegliere fra il percorso tradizionale che trova sulle guide attuali, certo più breve ma meno sicuro e questa nuova versione, curata dai Volontari di Galleno. Le indicazioni ci sono nello svolgimento del cammino; mancano invece dei cartelli (da porre all'inizio delle varianti) che spieghino bene al viandante le due possibilità, da scegliere in base anche alle esigenze individuali.
Un ricordo doveroso è per Leopoldo Pellegrini, abitante a Galleno, che ormai ci ha lasciato, per quanto si è battuto per la riscoperta della Via Francigena in questo luogo, credendovi e lottando contro la noncuranza e la burocrazia. Giustamente una piccola lapide ricorda il suo impegno.
Luciano Mazzucco
Nel complesso il tratto è molto bello ed in questa nuova versione, più naturalistica, si cammina in tranquillità, eliminando il percorso su asfalto che fino a poco tempo fa rendeva questa tappa una delle meno agevoli.
Il pellegrino di lungo percorso, oggi può scegliere fra il percorso tradizionale che trova sulle guide attuali, certo più breve ma meno sicuro e questa nuova versione, curata dai Volontari di Galleno. Le indicazioni ci sono nello svolgimento del cammino; mancano invece dei cartelli (da porre all'inizio delle varianti) che spieghino bene al viandante le due possibilità, da scegliere in base anche alle esigenze individuali.
Un ricordo doveroso è per Leopoldo Pellegrini, abitante a Galleno, che ormai ci ha lasciato, per quanto si è battuto per la riscoperta della Via Francigena in questo luogo, credendovi e lottando contro la noncuranza e la burocrazia. Giustamente una piccola lapide ricorda il suo impegno.
Luciano Mazzucco