Dinorah o Il pellegrinaggio a Ploermel è un'opera del compositore tedesco Giacomo Meyerbeer
Non è la storia di un pellegrinaggio ma il cammino è una importante base nel racconto. La descrizione del paesaggio e della natura presenta pagine bellissime ritenute dai critici di un livello superiore alle grandi opere del musicista che sono comunque fra le opere più importante nello spazio musicale che si interpone fra Rossini e i compositori romantici. L'opera, ambientata in Bretagna, si apre con un'ouverture accompagnata dal coro, che narra l'antefatto: il giorno delle nozze tra Hoël e Dinorah è stato rovinato da un temporale che ha distrutto la casa della ragazza. Hoël, per aiutarla, decide di andare in traccia di un favoloso tesoro che potrebbe restituirle l'agiatezza; ma prima deve vagare per un anno lontano dal paese per poi tornarci. Ma Dinorah è convinta che l'amato l'abbia abbandonata e impazzita vaga per il paese e nei boschi adiacenti in cerca dell'adorata capretta Bellah. Hoël ritorna nel paese e viene a sapere che il tesoro degli gnomi è maledetto: chi lo toccherà per primo morirà. Allora, ossessionato più dall'oro che dall'amore per Dinorah, cerca di convincere il giovane e ingenuo Corentin a seguirlo nell'impresa e a prendere il tesoro. I due vanno nella valle, dove si trova anche Dinorah perché Bellah si trova proprio lì. Lì Hoël rivede la sua Dinorah, e dopo che ella ha rischiato quasi la vita, sopraffatto dal rimorso e dalla vergogna decide di abbandonare il progetto e di soccorrere l'amata. Quando Dinorah si risveglia, finalmente libera dal suo delirio, con l'amato e la capretta al suo fianco, Hoël dice che tutto quello che è avvenuto è stato solo un sogno: le nozze possono avere finalmente luogo, come se nulla fosse successo.
Nel brano Ombre légère la protagonista Dinorah in preda alla pazzia parla con la propria ombra. L'aria è stata cantata nei concerti e registrata dai più grandi soprani come Maria Callas , Anna Moffo, Joan Sutherland Sumi Jo Natalie Dessay e June Anderson.