San Nicola Pellegrino

Nel mio ultimo viaggio in Puglia ho visitato la città di Trani.
E’ uno dei capoluoghi della provincia pugliese, una città sul mare il cui porto ha avuto grande importanza al tempo delle crociate. Ne è testimone la Chiesa Templare di Ognissanti che fu a quei tempi ospedale e ricovero dei pellegrini e dei Crociati. Ma già dal VII secolo la cattedrale della città aveva il privilegio di ospitare le reliquie di un santo, San Leucio. La vita religiosa della città attraversa un momento ancor più saliente quando nel dodicesimo secolo vi giunge un pellegrino proveniente dalla Grecia.
E’ un giovane di nome Nicola che durante il suo cammino ha dovuto affrontare oltre alla fatica e ai disagi molti maltrattamenti tanto che il suo arrivo a Trani lo trova in cattive condizioni. La cittadinanza invece lo accoglie e lo protegge fino alla sua morte che avviene dopo pochi mesi nel 1094. La cattedrale che a quel momento era dedicata a Santa Maria, viene riedificata, ampliata e, subito dopo la canonizzazione del santo dedicata a lui, a San Nicola Pellegrino.
Una chiesa bellissima di tufo calcareo tipico della zona ( pietra di Trani ) di un colore rosato chiarissimo, uno dei più raffinati esempi dello stile romanico – pugliese che oggi possiamo non solo ammirare ma anche vedere come "Monumento messaggero di una cultura di pace", dopo il riconoscimento dato dall’Unesco nell’aprile 2002.
L’interno si presenta a croce latina con tre navate segnate da colonne binate; sulla navata centrale si affacciano i matronei attraverso quattordici artistiche trifore. La navata centrale ed il transetto sono coperti da capriate a vista, mentre le due navate laterali hanno volte a crociera. La cripta del santo costituita da 42 crociere sostenute da 28 colonne in marmo greco, sormontate da capitelli realizzati con la stessa pietra, è stata ultimata nel 1142. Anche la cripta della chiesa primitiva è a tre navate con 22 colonne e si trova ad un livello ancora più in basso, mentre dalla sua navata sinistra si può accedere ancora al locale più antico, l’Ipogeo di San Leucio, dove erano conservate le sue reliquie.
E’ uno dei capoluoghi della provincia pugliese, una città sul mare il cui porto ha avuto grande importanza al tempo delle crociate. Ne è testimone la Chiesa Templare di Ognissanti che fu a quei tempi ospedale e ricovero dei pellegrini e dei Crociati. Ma già dal VII secolo la cattedrale della città aveva il privilegio di ospitare le reliquie di un santo, San Leucio. La vita religiosa della città attraversa un momento ancor più saliente quando nel dodicesimo secolo vi giunge un pellegrino proveniente dalla Grecia.
E’ un giovane di nome Nicola che durante il suo cammino ha dovuto affrontare oltre alla fatica e ai disagi molti maltrattamenti tanto che il suo arrivo a Trani lo trova in cattive condizioni. La cittadinanza invece lo accoglie e lo protegge fino alla sua morte che avviene dopo pochi mesi nel 1094. La cattedrale che a quel momento era dedicata a Santa Maria, viene riedificata, ampliata e, subito dopo la canonizzazione del santo dedicata a lui, a San Nicola Pellegrino.
Una chiesa bellissima di tufo calcareo tipico della zona ( pietra di Trani ) di un colore rosato chiarissimo, uno dei più raffinati esempi dello stile romanico – pugliese che oggi possiamo non solo ammirare ma anche vedere come "Monumento messaggero di una cultura di pace", dopo il riconoscimento dato dall’Unesco nell’aprile 2002.
L’interno si presenta a croce latina con tre navate segnate da colonne binate; sulla navata centrale si affacciano i matronei attraverso quattordici artistiche trifore. La navata centrale ed il transetto sono coperti da capriate a vista, mentre le due navate laterali hanno volte a crociera. La cripta del santo costituita da 42 crociere sostenute da 28 colonne in marmo greco, sormontate da capitelli realizzati con la stessa pietra, è stata ultimata nel 1142. Anche la cripta della chiesa primitiva è a tre navate con 22 colonne e si trova ad un livello ancora più in basso, mentre dalla sua navata sinistra si può accedere ancora al locale più antico, l’Ipogeo di San Leucio, dove erano conservate le sue reliquie.
ingresso chiesa inferiore

Il campanile presenta notevoli differenze di stile perché la sua costruzione si protrasse per più di un secolo. E’ collegato alla chiesa con un arco ogivale, di grande effetto e soprattutto molto caratteristico. La posizione sul mare, il grande arco sopra il transetto e le absidi altissime oltre alla bellezza creano un effetto di vera maestosità.
Nella storia della chiesa si racconta che i Templari erano presenti alla cerimonia di traslazione del corpo del Santo Nicola Pellegrino avvenuta nel 1153 e che l’evento fu caratterizzato da un fenomeno eccezionale: durante la processione dal cielo completamente sereno si levarono improvvisamente due colonne di nuvole.
Sono arrivata a Trani da turista, ma avendo anche io una esperienza di pellegrina, ho vissuto nella mia visita alla cattedrale la sua meravigliosa accoglienza.
Elena Vanni
Nella storia della chiesa si racconta che i Templari erano presenti alla cerimonia di traslazione del corpo del Santo Nicola Pellegrino avvenuta nel 1153 e che l’evento fu caratterizzato da un fenomeno eccezionale: durante la processione dal cielo completamente sereno si levarono improvvisamente due colonne di nuvole.
Sono arrivata a Trani da turista, ma avendo anche io una esperienza di pellegrina, ho vissuto nella mia visita alla cattedrale la sua meravigliosa accoglienza.
Elena Vanni