Per quanto nei tempi attuali l’attività del camminare venga praticata poco e da una fascia limitata di individui, essa rappresenta un ruolo molto importante nel quadro generale della vita e nella vita di relazione sia dal punto di vista fisico, sportivo e culturale .
Considerando qui il camminare come azione prolungata e volta a raggiungere luoghi anche considerevolmente distanti, e non il normale spostamento necessario nella vita di relazione, lo dobbiamo vedere sotto i diversi aspetti secondo i quali, da sempre, è stata esercitato.
E quindi oggi come nella preistoria chi si mette in cammino lo fa secondo una esigenza che può essere di puro piacere, o di bisogno o di ricerca.
L’esigenza della ricerca del cibo, una delle prime pulsioni importanti ha portato l’uomo a percorrere grandi spazi, prima da nomade, poi da stanziale ma spostandosi per produrre un lavoro, come i grandi trasferimenti nella transumanza.
L’impulso di risposta al senso del sacro ha creato i pellegrinaggi, le processioni e gli obblighi devozionali.
Il desiderio di conoscenza ha fatto percorrere distanze lunghissime nonché affrontare pericoli e fatiche, ma anche offerto di scoprire luoghi di particolare bellezza che ne riscattavano l’impegno necessario.
Considerando qui il camminare come azione prolungata e volta a raggiungere luoghi anche considerevolmente distanti, e non il normale spostamento necessario nella vita di relazione, lo dobbiamo vedere sotto i diversi aspetti secondo i quali, da sempre, è stata esercitato.
E quindi oggi come nella preistoria chi si mette in cammino lo fa secondo una esigenza che può essere di puro piacere, o di bisogno o di ricerca.
L’esigenza della ricerca del cibo, una delle prime pulsioni importanti ha portato l’uomo a percorrere grandi spazi, prima da nomade, poi da stanziale ma spostandosi per produrre un lavoro, come i grandi trasferimenti nella transumanza.
L’impulso di risposta al senso del sacro ha creato i pellegrinaggi, le processioni e gli obblighi devozionali.
Il desiderio di conoscenza ha fatto percorrere distanze lunghissime nonché affrontare pericoli e fatiche, ma anche offerto di scoprire luoghi di particolare bellezza che ne riscattavano l’impegno necessario.
Una foto inviata da un'amica che ama 'il camminare '
Il tappeto del pellegrino
da Lella
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