Il metodo Feldenkrais e l'apprendimento somatico
Il camminare è una funzione molto complessa nella quale si sfrutta la grande libertà data dalla postura eretta nel dirigersi nello spazio. E’ l’apice degli schemi sperimentati a terra nei primi mesi di vita ed, in quanto tale, li racchiude tutti. Per camminare il corpo deve cooperare proporzionalmente in ogni sua parte. È una danza ritmica nella quale si armonizza tutto noi stessi, corpo e respirazione.
Poche ma fondamentali raccomandazioni: l’agio ci permette di sentire il nostro corpo, quindi abbiate cura di voi nei movimenti che farete; sentite se potete respirare naturalmente senza alcuno sforzo; sfruttate le ripetizioni di ogni movimento suggerito per migliorare la qualità piuttosto che sfidare voi stessi nel riuscire ad ogni costo. Pensate di essere come dei bambini che si divertono a giocare con il movimento!
Usate un’area del pavimento sufficientemente ampia per potervi muovere agevolmente senza urtare con oggetti o mobili.
Buon divertimento e per maggiori informazioni potete consultare i siti internet www.feldenkrais.it, www.bonesforlife.com, o contattarmi all’indirizzo mail [email protected]
Poche ma fondamentali raccomandazioni: l’agio ci permette di sentire il nostro corpo, quindi abbiate cura di voi nei movimenti che farete; sentite se potete respirare naturalmente senza alcuno sforzo; sfruttate le ripetizioni di ogni movimento suggerito per migliorare la qualità piuttosto che sfidare voi stessi nel riuscire ad ogni costo. Pensate di essere come dei bambini che si divertono a giocare con il movimento!
Usate un’area del pavimento sufficientemente ampia per potervi muovere agevolmente senza urtare con oggetti o mobili.
Buon divertimento e per maggiori informazioni potete consultare i siti internet www.feldenkrais.it, www.bonesforlife.com, o contattarmi all’indirizzo mail [email protected]
Camminare e gattonare
1.Cominciate a camminare, notate come organizzate gambe e braccia.
2. Rallentate e quando portate la gamba destra avanti, lanciate anche il braccio destro in avanti come se ci fosse un cordino che li tiene uniti e così fate con gamba e braccio sinistri. Camminate piano altrimenti sarà difficile e notate la respirazione.
3. Tornate a camminare normalmente e notate se c’è qualcosa di diverso.
4. Riprendete a camminare portando la gamba destra e il braccio sinistro avanti alternando con gamba sinistra e braccio destro.
5. Andate carponi, su mani e ginocchia e camminate così, come organizzate gambe e braccia? Provate a fare i due schemi proposti in piedi, omolaterale e controlaterale (es. braccio destro e gamba destra, braccio destro e gamba sinistra)
6. Tornate in piedi e camminate, notate se ci sono differenze
7. Provate a camminare facendo un cerchio, in che senso andate? Provate nell’altro senso.
8. Tornate a camminare normalmente. Ci sono differenze rispetto all’inizio?
2. Rallentate e quando portate la gamba destra avanti, lanciate anche il braccio destro in avanti come se ci fosse un cordino che li tiene uniti e così fate con gamba e braccio sinistri. Camminate piano altrimenti sarà difficile e notate la respirazione.
3. Tornate a camminare normalmente e notate se c’è qualcosa di diverso.
4. Riprendete a camminare portando la gamba destra e il braccio sinistro avanti alternando con gamba sinistra e braccio destro.
5. Andate carponi, su mani e ginocchia e camminate così, come organizzate gambe e braccia? Provate a fare i due schemi proposti in piedi, omolaterale e controlaterale (es. braccio destro e gamba destra, braccio destro e gamba sinistra)
6. Tornate in piedi e camminate, notate se ci sono differenze
7. Provate a camminare facendo un cerchio, in che senso andate? Provate nell’altro senso.
8. Tornate a camminare normalmente. Ci sono differenze rispetto all’inizio?
Miglioramento paradossale della respirazione
1.Sdraiatevi comodamente supini sul letto e cominciate ad osservare la respirazione: inspirazione ed espirazione che si alternano … quale sentite che è la fase tra le due che vorreste migliorare?
2. Per migliorare l’inspirazione: prendete in considerazione il momento in cui espirate e frammentatelo in tante piccole espirazioni senza mai riprendere l’aria sino a che non ne avrete più a disposizione da buttar fuori, dopo di che lasciate e ripetete quante volte volete. Lasciate tutto, respirate normalmente e notate l’inspirazione: è più ampia?
3. Per migliorare l’espirazione: stesso procedimento ma si fraziona in tante parti l’inspirazione senza permettere mai all’aria di uscire tra un segmento e l’altro. Ripetete quante volte volete. Lasciate andare respirate normalmente e notate se l’espirazione è migliorata.
2. Per migliorare l’inspirazione: prendete in considerazione il momento in cui espirate e frammentatelo in tante piccole espirazioni senza mai riprendere l’aria sino a che non ne avrete più a disposizione da buttar fuori, dopo di che lasciate e ripetete quante volte volete. Lasciate tutto, respirate normalmente e notate l’inspirazione: è più ampia?
3. Per migliorare l’espirazione: stesso procedimento ma si fraziona in tante parti l’inspirazione senza permettere mai all’aria di uscire tra un segmento e l’altro. Ripetete quante volte volete. Lasciate andare respirate normalmente e notate se l’espirazione è migliorata.
Pam Pam con i talloni
1.Siete in piedi, sollevate i talloni leggermente e fateli rimbalzare dolcemente al pavimento con un doppio battito: pam pam, pam pam,pam pam… scandendolo con la voce, come se fosse il suono del battito del vostro cuore
2.Ruotate la testa e il petto da una parte e continuate a rimbalzare. Fate lo stesso ruotando testa e petto dall’altra parte.
3.Ruotate solo il petto e lasciate la testa al centro guardando avanti e rimbalzate. Fate lo stesso sull’altro lato.
4.Tornate al centro con testa e petto e rimbalzate di nuovo. Sentite come state in piedi.
2.Ruotate la testa e il petto da una parte e continuate a rimbalzare. Fate lo stesso ruotando testa e petto dall’altra parte.
3.Ruotate solo il petto e lasciate la testa al centro guardando avanti e rimbalzate. Fate lo stesso sull’altro lato.
4.Tornate al centro con testa e petto e rimbalzate di nuovo. Sentite come state in piedi.
Piccola lezione al muro
1.Siete in piedi rivolti verso la parete, appoggiate la mano destra alla parete, con il gomito flesso. Spostate il piede sinistro più indietro rispetto al destro e lasciatelo lì con il tallone sollevato da terra.
2.Cominciate a spostare il peso sul bordo esterno del piede destro (dove si scarica il peso del corpo), diverse volte senza forzarvi.
3.Poi provate a spostare la pressione sul bordo interno del piede destro, diverse volte.
4. Alternate bordo interno e bordo esterno. Durante il movimento monitorate il vostro agio e la respirazione, potreste essere ancora più comodi? Riposate.
5. Stessa posizione, sollevate il tallone destro alcune volte e poi la parte anteriore del piede. Alternate tallone e avanpiede diverse volte. Riposate.
6. Staccatevi dal muro, camminate e notate se c’è differenza tra la gamba destra e la sinistra.
2.Cominciate a spostare il peso sul bordo esterno del piede destro (dove si scarica il peso del corpo), diverse volte senza forzarvi.
3.Poi provate a spostare la pressione sul bordo interno del piede destro, diverse volte.
4. Alternate bordo interno e bordo esterno. Durante il movimento monitorate il vostro agio e la respirazione, potreste essere ancora più comodi? Riposate.
5. Stessa posizione, sollevate il tallone destro alcune volte e poi la parte anteriore del piede. Alternate tallone e avanpiede diverse volte. Riposate.
6. Staccatevi dal muro, camminate e notate se c’è differenza tra la gamba destra e la sinistra.
LISA LOPES PEGNA
Ha conseguito il diploma di Practitioner Feldenkrais nell’anno 2005, alla Formazione quadriennale per insegnanti riconosciuta a livello internazionale dagli organismi competenti (IFF, International Feldenkrais Federation ed Eurotab, European Training Accreditation Board), con Direttore Educativo la trainer Ruthy Alon nonché diretta allieva del Dott. Moshe Feldenkrais.
Dal 2005 ad oggi ha conseguito diversi diplomi di Post Formazione sia con Ruthy Alon che con altri trainer di pluriennale esperienza e di grande prestigio internazionale come Larry Goldfarb ed Eilat Almagor.
Nel 2009 riceve il diploma che la abilita all’insegnamento del programma per la prevenzione dell’osteoporosi Bones For Life® (Ossa per la Vita®), ideato dalla stessa Ruthy Alon utilizzando i principi del Metodo Feldenkrais, ed accreditato in Italia dalla Commissione Nazionale per la Formazione Continua. www.bonesforlife.com
Ha conseguito il diploma di Practitioner Feldenkrais nell’anno 2005, alla Formazione quadriennale per insegnanti riconosciuta a livello internazionale dagli organismi competenti (IFF, International Feldenkrais Federation ed Eurotab, European Training Accreditation Board), con Direttore Educativo la trainer Ruthy Alon nonché diretta allieva del Dott. Moshe Feldenkrais.
Dal 2005 ad oggi ha conseguito diversi diplomi di Post Formazione sia con Ruthy Alon che con altri trainer di pluriennale esperienza e di grande prestigio internazionale come Larry Goldfarb ed Eilat Almagor.
Nel 2009 riceve il diploma che la abilita all’insegnamento del programma per la prevenzione dell’osteoporosi Bones For Life® (Ossa per la Vita®), ideato dalla stessa Ruthy Alon utilizzando i principi del Metodo Feldenkrais, ed accreditato in Italia dalla Commissione Nazionale per la Formazione Continua. www.bonesforlife.com