Sant' Orsola
La leggenda di Sant’Orsola
Orsola secondo la leggenda è vissuta nel quarto o quinto secolo . Un documento oggettivo potrebbe essere una iscrizione nella chiesa dedicata alla santa nella città di Colonia attribuita ai tempi appena successivi alla sua morte.
Nel secolo IX il suo nome compare nei messali ed in alcune litanie.
La diffusione del suo culto diventa più importante per l’opera di due sante del XII secolo Elisabeth von Schönau (1128-1164) eHildegard von Bingen (1098-1179); la prima scrisse un testo che raccontava la vita e il martirio di Orsola e delle sue compagne , mentre la seconda compose musiche per l’Ufficio e per la Messa a loro dedicata, lasciando uno straordinario testo musicale con melodie ricche di citazioni bibliche e di immagini simboliche.
La sua storia parla di una giovane bellissima, figlia di un re di Britannia, chiesta in sposa da un re pagano. Combattuta fra le necessità strategiche ed il suo fervente credo Orsola chiese di fare un pellegrinaggio a Roma e di poter aspettare tre anni nei quali il futuro sposo avrebbe dovuto avvicinarsi alla sua religione.
Il suo viaggio verso Roma cominciò con il primo scalo a Colonia e poi navigando sul Reno raggiunse Basilea da dove a piedi prosegui per Roma. A Roma Orsola fu ricevuta dal Papa , ma sul nome del papa la leggenda mette una figura che non è mai esistita. Nel tragitto di ritornò trovò la città di Colonia conquistata dai barbari che trucidarono le sue compagne, mentre lei fu in un primo tempo risparmiata dallo stesso Attila, poi punita per il suo rifiuto a colpi di freccia.
Orsola secondo la leggenda è vissuta nel quarto o quinto secolo . Un documento oggettivo potrebbe essere una iscrizione nella chiesa dedicata alla santa nella città di Colonia attribuita ai tempi appena successivi alla sua morte.
Nel secolo IX il suo nome compare nei messali ed in alcune litanie.
La diffusione del suo culto diventa più importante per l’opera di due sante del XII secolo Elisabeth von Schönau (1128-1164) eHildegard von Bingen (1098-1179); la prima scrisse un testo che raccontava la vita e il martirio di Orsola e delle sue compagne , mentre la seconda compose musiche per l’Ufficio e per la Messa a loro dedicata, lasciando uno straordinario testo musicale con melodie ricche di citazioni bibliche e di immagini simboliche.
La sua storia parla di una giovane bellissima, figlia di un re di Britannia, chiesta in sposa da un re pagano. Combattuta fra le necessità strategiche ed il suo fervente credo Orsola chiese di fare un pellegrinaggio a Roma e di poter aspettare tre anni nei quali il futuro sposo avrebbe dovuto avvicinarsi alla sua religione.
Il suo viaggio verso Roma cominciò con il primo scalo a Colonia e poi navigando sul Reno raggiunse Basilea da dove a piedi prosegui per Roma. A Roma Orsola fu ricevuta dal Papa , ma sul nome del papa la leggenda mette una figura che non è mai esistita. Nel tragitto di ritornò trovò la città di Colonia conquistata dai barbari che trucidarono le sue compagne, mentre lei fu in un primo tempo risparmiata dallo stesso Attila, poi punita per il suo rifiuto a colpi di freccia.
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Molte opere d’arte hanno rappresentato argomenti di questa storia.
Il Ciclo di Sant’Orsola, commissionato dagli Agostiniani viene datato tra il 1354 e il 1358. Sono rappresentati undici episodi, che nel loro svolgimento seguono alla lettera la leggenda della Santa tramandata dal frate domenicano Jacopo da Varazze nella sua opera "Legenda Aurea". Ogni riquadro è di circa due metri per due, eccetto la scena del martirio che occupa uno spazio doppio rispetto alle altre scene probabilmente per accrescere il senso di morte. L’autore è Tomaso da Modena, che li avrebbe dipinti intorno al 1355 seguendo il contenuto della leggenda. Alla Galleria dell’Accademia di Venezia un altro ciclo delle storie di Sant’Orsola è di Vittore Carpaccio. Capolavoro di stile narrativo fu eseguito per la cappella della chiesa dedicata alla santa nel 1490. E’ di un pittore olandese del XV secolo Hans Memling il Reliquiario di sant’Orsola , realizzato nel 1480 e conservato nell’ospedale di Bruges.
Il Ciclo di Sant’Orsola, commissionato dagli Agostiniani viene datato tra il 1354 e il 1358. Sono rappresentati undici episodi, che nel loro svolgimento seguono alla lettera la leggenda della Santa tramandata dal frate domenicano Jacopo da Varazze nella sua opera "Legenda Aurea". Ogni riquadro è di circa due metri per due, eccetto la scena del martirio che occupa uno spazio doppio rispetto alle altre scene probabilmente per accrescere il senso di morte. L’autore è Tomaso da Modena, che li avrebbe dipinti intorno al 1355 seguendo il contenuto della leggenda. Alla Galleria dell’Accademia di Venezia un altro ciclo delle storie di Sant’Orsola è di Vittore Carpaccio. Capolavoro di stile narrativo fu eseguito per la cappella della chiesa dedicata alla santa nel 1490. E’ di un pittore olandese del XV secolo Hans Memling il Reliquiario di sant’Orsola , realizzato nel 1480 e conservato nell’ospedale di Bruges.
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Un dipinto di Benozzo Gozzoli si trova alla National Gallery of Art, Washington.
Un capolavoro del Caravaggio è la rappresentazione del suo martirio, in un quadro conservato a Napoli nella galleria di Palazzo Zevallos Stigliano.
Fra il 1200 e il 1500 si diffusero alcune confraternite chiamate navicelle di sant'Orsola, una delle quali potrebbe essere stata l’origine della Misericordia di Pisa. Erano volontari impegnati nella preghiera e nelle opere buone.
Un' ordine religioso, le Suore Orsoline è stato fondato nel 1535 a Brescia .
Un capolavoro del Caravaggio è la rappresentazione del suo martirio, in un quadro conservato a Napoli nella galleria di Palazzo Zevallos Stigliano.
Fra il 1200 e il 1500 si diffusero alcune confraternite chiamate navicelle di sant'Orsola, una delle quali potrebbe essere stata l’origine della Misericordia di Pisa. Erano volontari impegnati nella preghiera e nelle opere buone.
Un' ordine religioso, le Suore Orsoline è stato fondato nel 1535 a Brescia .