Il cammino della Gioia
percorrete, fratelli, la vostra strada,
gioiosi, come un eroe verso la vittoria.
Laufet, Brüder, eure Bahn,
Freudig, wie ein Held zum Siegen
Il grande
musicista tedesco Ludwig van Beethoven nacque a Bonn il 16 dicembre 1770.
Il suo cammino nella musica cominciò presto, quasi un bambino prodigio, e continuò con un ancora più grande prodigio quando, colpito da sordità, continuò a scrivere musica. Mori a Vienna il 26 marzo 1827 lasciando una produzione di 138 composizioni ricche di innovazioni fondamentali. Le più importanti e molto conosciute perché vengono sempre eseguite nei grandi e piccoli teatri di tutto il mondo sono : le nove sinfonie , cinque concerti per pianoforte e orchestra, un concerto per violino, due Messe, l'opera lirica 'Il Fidelio', 32 suonate per pianoforte e 16 quartetti per archi.
La nona Sinfonia fu eseguita la prima volta al teatro della Porta di Carinzia a Vienna il 7 maggio 1824.Fu l'ultima apparizione di Beethoven in pubblico.
Il grande maestro era seduto accanto al direttore d’orchestra e seguiva sfogliando la partitura impossibilitato a sentire la musica ma anche a verificare il successo e il consenso scoppiato alla fine della sinfonia negli applausi.
Poi fu invitato a voltarsi verso il pubblico e e vide commosso gli effetti della sua' gioia '.
La nona sinfonia viene anche chiamata l’Inno alla gioia .
Ispirata dall’ode ‘An die Freude"di Friedrich Schiller vuole raccontare la gioia come il raggiungimento di uno stato morale dove, con un cammino graduale, si viene a conquistare la liberazione dal male. Si può cogliere l'influenza del momento culturale del tempo caratterizzato dal nascere del romanticismo.
Dal primo movimento della sinfonia si può avvertire il messaggio che crea un senso del vuoto ed un clima indefinito; da li è quasi in un ritmo di danza e nella fuga, che troviamo nel secondo tempo, si vuole invitare al pensiero di un cammino necessario, un impegno di crescita e di liberazione. Nel terzo movimento il clima si placa per preparare al finale, il raggiungimento della gioia espresso in forma totale con l’inserimento, per la prima volta nella storia delle sinfonie,delle voci del coro e di un testo letterario. Beethoven modificò alcune frasi del testo di Schiller per esprimere più compiutamente il suo pensiero.
Il suo cammino nella musica cominciò presto, quasi un bambino prodigio, e continuò con un ancora più grande prodigio quando, colpito da sordità, continuò a scrivere musica. Mori a Vienna il 26 marzo 1827 lasciando una produzione di 138 composizioni ricche di innovazioni fondamentali. Le più importanti e molto conosciute perché vengono sempre eseguite nei grandi e piccoli teatri di tutto il mondo sono : le nove sinfonie , cinque concerti per pianoforte e orchestra, un concerto per violino, due Messe, l'opera lirica 'Il Fidelio', 32 suonate per pianoforte e 16 quartetti per archi.
La nona Sinfonia fu eseguita la prima volta al teatro della Porta di Carinzia a Vienna il 7 maggio 1824.Fu l'ultima apparizione di Beethoven in pubblico.
Il grande maestro era seduto accanto al direttore d’orchestra e seguiva sfogliando la partitura impossibilitato a sentire la musica ma anche a verificare il successo e il consenso scoppiato alla fine della sinfonia negli applausi.
Poi fu invitato a voltarsi verso il pubblico e e vide commosso gli effetti della sua' gioia '.
La nona sinfonia viene anche chiamata l’Inno alla gioia .
Ispirata dall’ode ‘An die Freude"di Friedrich Schiller vuole raccontare la gioia come il raggiungimento di uno stato morale dove, con un cammino graduale, si viene a conquistare la liberazione dal male. Si può cogliere l'influenza del momento culturale del tempo caratterizzato dal nascere del romanticismo.
Dal primo movimento della sinfonia si può avvertire il messaggio che crea un senso del vuoto ed un clima indefinito; da li è quasi in un ritmo di danza e nella fuga, che troviamo nel secondo tempo, si vuole invitare al pensiero di un cammino necessario, un impegno di crescita e di liberazione. Nel terzo movimento il clima si placa per preparare al finale, il raggiungimento della gioia espresso in forma totale con l’inserimento, per la prima volta nella storia delle sinfonie,delle voci del coro e di un testo letterario. Beethoven modificò alcune frasi del testo di Schiller per esprimere più compiutamente il suo pensiero.
Ludwig van Beethoven
Nona sinfonia in Re minore, Op. 125
IV movimento
« O Freunde, nicht diese Töne!
Sondern laßt uns angenehmere anstimmen und freudenvollere. Freude! Freude! Freude, schöner Götterfunken Tochter aus Elysium, Wir betreten feuertrunken, Himmlische, dein Heiligtum! Deine Zauber binden wieder Was die Mode streng geteilt; Alle Menschen werden Brüder, Wo dein sanfter Flügel weilt. Wem der große Wurf gelungen, Eines Freundes Freund zu sein; Wer ein holdes Weib errungen, Mische seinen Jubel ein! Ja, wer auch nur eine Seele Sein nennt auf dem Erdenrund! Und wer's nie gekonnt, der stehle Weinend sich aus diesem Bund! Freude trinken alle Wesen An den Brüsten der Natur; Alle Guten, alle Bösen Folgen ihrer Rosenspur. Küsse gab sie uns und Reben, Einen Freund, geprüft im Tod; Wollust ward dem Wurm gegeben, Und der Cherub steht vor Gott. Froh, wie seine Sonnen fliegen Durch des Himmels prächt'gen Plan, Laufet, Brüder, eure Bahn, Freudig, wie ein Held zum Siegen. Seid umschlungen, Millionen! Diesen Kuß der ganzen Welt! Brüder, über'm Sternenzelt Muß ein lieber Vater wohnen. Ihr stürzt nieder, Millionen? Ahnest du den Schöpfer, Welt? Such' ihn über'm Sternenzelt! Über Sternen muß er wohnen. Freude heißt die starke Feder In der ewigen Natur. Freude, Freude treibt die Räder In der großen Weltenuhr. Blumen lockt sie aus den Keimen, Sonnen aus dem Firmament, Sphären rollt sie in den Räumen, Die des Sehers Rohr nicht kennt. » |
« O amici, non questi suoni!
ma intoniamone altri più piacevoli, e più gioiosi. Gioia! Gioia! Gioia, bella scintilla divina, figlia di Elisio, noi entriamo ebbri e frementi, celeste, nel tuo tempio. Il tuo fascino riunisce ciò che la moda separò ogni uomo s'affratella dove la tua ala soave freme. L'uomo a cui la sorte benevola, concesse il dono di un amico, chi ha ottenuto una donna leggiadra, unisca il suo giubilo al nostro! Sì, - chi anche una sola anima possa dir sua nel mondo! Chi invece non c'è riuscito, lasci piangente e furtivo questa compagnia! Gioia bevono tutti i viventi dai seni della natura; vanno i buoni e i malvagi sul sentiero suo di rose! Baci ci ha dato e uva, un amico, provato fino alla morte! La voluttà fu concessa al verme, e il cherubino sta davanti a Dio! Lieti, come i suoi astri volano attraverso la volta splendida del cielo, percorrete, fratelli, la vostra strada, gioiosi, come un eroe verso la vittoria. Abbracciatevi, moltitudini! Questo bacio vada al mondo intero! Fratelli, sopra il cielo stellato deve abitare un padre affettuoso. Vi inginocchiate, moltitudini? Intuisci il tuo creatore, mondo? Cercalo sopra il cielo stellato! Sopra le stelle deve abitare! "Gioia" si chiama la forte molla che sta nella natura eterna. Gioia, gioia aziona le ruote nel grande meccanismo del mondo. Essa attrae fuori i fiori dalle gemme, gli astri dal firmamento, conduce le stelle nello spazio, che il canocchiale dell'osservatore non vede. » |
Nel 1972 il Consiglio d’Europa ha scelto come proprio inno il tema dell’Inno alla gioia.
Nel 1985 è stato adottato dai capi di Stato e di governo dei paesi membri come inno ufficiale dell’Unione Europea.
Viene eseguito senza parole, con il linguaggio universale della musica in una versione preparata dal direttore d'orchestra Herbert von Karajan i n tre versioni : per piano solo, per fiati e per orchestra.
Nel 1985 è stato adottato dai capi di Stato e di governo dei paesi membri come inno ufficiale dell’Unione Europea.
Viene eseguito senza parole, con il linguaggio universale della musica in una versione preparata dal direttore d'orchestra Herbert von Karajan i n tre versioni : per piano solo, per fiati e per orchestra.