Gustavo I di Svezia Ritratto di Jacop Binck università di Uppsala
Letteratura svedese
Il primo testo letterario svedese è il Rokstenen, inciso durante l'Era Vichinga nell'800.
Durante il medio Evo i testi ufficiali erano in lingua latina.La letteratura svedese inizia quando la lingua si diffuse dopo la traduzione completa della Bibbia nel 1541, la Bibbia chiamata di Gustav Vasa
Durante il medio Evo i testi ufficiali erano in lingua latina.La letteratura svedese inizia quando la lingua si diffuse dopo la traduzione completa della Bibbia nel 1541, la Bibbia chiamata di Gustav Vasa
PAR LAGERKVIST

Premio Nobel per la letteratura nell’anno 1951, uno dei classici della letteratura svedese Lagerkvist intitolò la prima parte della sua biografia ‘ Ospite della realtà ’ dando di se’ l’attribuzione di straniero, viaggiatore e infine pellegrino dell’infinito.
Il romanzo BARABBA gli fece attribuire il premio con la motivazione :
per il suo vigore artistico e per l'indipendenza del suo pensiero
con cui cercò, nelle sue opere, di trovare risposte alle eterne domande che l'umanità affronta
PELLEGRINO SUL MARE
Traduzione dallo svedese di Carmen Giorgetti Cima
Stoccolma 1962
Così inizia il racconto
Quando fu a bordo della nave dei banditi che dovevano condurlo in Terra Santa, il pellegrino si rassegnò e mise da parte ogni inquietudine.Una pace come mai prima di allora aveva provato lo invase, mentre si sistemava nella sua cuccetta sotto coperta, le mani intrecciate sul petto così sovente agitato.
Fuori, nell’oscurità, mare e tempesta infuriavano ed egli era conscio che la nave era una misera carcassa e l’equipaggio un pugno di infide canaglie, tuttavia si sentiva stranamente tranquillo e si abbandonò completamente in balia di quei banditi e degli elementi scatenati.
Aveva pagato il suo prezzo per la traversata, aveva dato loro tutto quanto possedeva, tutto il denaro iniquamente guadagnato, ed essi lo avevano contato avidamente senza lasciarsi affatto impressionare dal sangue che lo macchiava,
Ora veleggiavano sul mare in burrasca verso la terra dove avevano promesso di condurlo. Ed egli ci credeva, era pieno di fiducia come mai lo era stato in vita sua, benché non se ne spiegasse la ragione.
Naturalmente ricordava le loro risate sonore quando avevano lasciato il porto, ma non se ne preoccupava, né dubitava che attraverso tempeste e pericoli, l’avrebbero comunque condotto alla terra lontana cui anelava con tutte le forze.
………………
Dalla raccolta delle poesie
Terra del Crepuscolo (1953 )
Uno sconosciuto è il mio amico
uno che io non conosco.
Uno sconosciuto lontano lontano
Per lui il mio cuore è colmo di nostalgia.
Perché egli non è presso di me.
Perché egli forse non esiste affatto?
Chi sei tu che colmi il mio cuore della tua assenza ?
Che colmi la terra della tua assenza ?