15 giugno 2013. Camminata da Rufina al Passo della Consuma.
Giornata splendida, forse un po' troppo calda. La salita c'è stata e non è indifferente ma è stata affrontata con la nostra solita calma e tenacia.
Siamo partiti in 26 dalla Stazione della Rufina alle 8,40. Sosta a Pomino alle 12,15 e ripartenza alle 13 circa. Arrivo allo Chalet il valico della Consuma alle 15,50 utilizzando la scorciatoia del sentiero 5 per arrivare alla provinciale. In totale 17,5 Km.
Nel riquadro sotto il link all'album foto
Siamo partiti in 26 dalla Stazione della Rufina alle 8,40. Sosta a Pomino alle 12,15 e ripartenza alle 13 circa. Arrivo allo Chalet il valico della Consuma alle 15,50 utilizzando la scorciatoia del sentiero 5 per arrivare alla provinciale. In totale 17,5 Km.
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Il percorso [descrizione di Guido Mori]
Descrizione di Guido Mori.
Iniziamo il nostro cammino dalla stazione ferroviaria della Rufina, da cui usciamo prendendo a sinistra la strada principale del paese. Poco dopo la piazzetta del Comune giriamo a destra per entrare in piazza Trieste dove c’è l’edicola dei giornali e subito dopo, attraversiamo diagonalmente piazza Umberto I.
Seguendo i segni bianco rossi arriviamo al ponte sul torrente Rufina che attraversiamo per poi girare a destra.
Continuiamo dritti accanto al fiume che sta alla nostra destra fino a un bivio segnalato dove giriamo a sinistra e iniziamo a salire per strada sterrata, che poco dopo ritorna asfaltata.
Superiamo alcune case sparse e poi lasciamo l’asfalto per proseguire su viottole di campo tra gli olivi tenendosi sulla sinistra. A un certo punto in salita fare attenzione ad un paletto con i segni bianco rossi perché dobbiamo lasciare il tracciato più evidente per piegare a destra in leggera discesa in direzione del bosco che costeggiamo risalendo lungo il campo fino a deviare sulla destra ed entrare nel bosco. Proseguiamo con continui saliscendi che rappresentano la parte più dura del percorso.
Dopo poco più di un’ora di cammino arriviamo a S.Gilio, dove possiamo approvvigionarci di acqua. Aggiriamo il piccolo complesso di case coloniche abitate e proseguiamo su strada bianca con altri saliscendi fino ad attraversare un piccolo rio e risalire fino ad un vigneto chiuso da filo elettrificato. Costeggiamo a sinistra la recinzione passando sul terrapieno scosceso e disagevole e dopo poche centinaia di metri scendiamo sulla strada bianca ritrovando i segnali bianco-rossi.
Il percorso continua in salita fino a incrociare un’altra strada bianca che prendiamo a sinistra sempre in salita. In alto possiamo ammirare un bellissimo casolare ristrutturato. Raggiungiamo la chiesetta di Pinzano, passiamo davanti a un tabernacolo ed entriamo nel borgo medievale di Pinzano dove c’è una fonte di acqua.
Usciti dal borgo prendiamo sulla destra una strada bianca che poi si fa sentiero e sale nel bosco per poi uscire di nuovo su strada asfaltata. Seguendo i segnavia bianco rossi raggiungiamo la chiesa di Pomino che superiamo per girare a sinistra e salire in mezzo alle case fino ad una carrareccia che prendiamo sulla destra.
Si arriva così ad un altro grande vigneto che costeggiamo sulla sinistra per poi arrivare al borgo di Berceto, primo luogo della memoria, dove la furia nazi-fascista fece strage di civili e di partigiani.
Superato Berceto attraversiamo sulla sinistra un ponticello dove un cartello ci indica che siamo sulla Strada Romana dei Fossi. Il percorso, che si inoltra nel bosco, è fiancheggiato da una via crucis e conduce ad una cappella dedicata a San Francesco. Qui ci sono alcune panchine per la sosta e una lapide indica che nei pressi c’è una fonte d’acqua fatta scaturire dal santo.
Riprendiamo il cammino sempre in salita fino ad un incrocio: a sinistra la chiesa di S. Maria del Carmine ai Fossi e a destra il sentiero CAI n. 5 che da qui per un bel tratto si sovrappone al Sentiero della Memoria (SM).
Saliamo quindi in un bel bosco fino ad un bivio: a sinistra si va direttamente alla Consuma seguendo il sentiero CAI n. 5; a destra si prosegue sul Sentiero della Memoria, con il quale si arriva alla S.S. n. 70. La prendiamo sulla destra in direzione Firenze e poco dopo la si lascia sulla sinistra per proseguire nel bosco su strada bianca.
Il Sentiero della Memoria ci conduce prima a Podernovo e poi a Lagacciolo, altri due luoghi dove nell’agosto del 1944 i nazisti trucidarono le popolazioni inermi che vi si erano rifugiate.
Da Lagacciolo, si torna indietro e, riprendendo la salita nel bosco, si arriva in poco più di mezz’ora alla Consuma seguendo i segnavia SM e CAI n. 6.
Iniziamo il nostro cammino dalla stazione ferroviaria della Rufina, da cui usciamo prendendo a sinistra la strada principale del paese. Poco dopo la piazzetta del Comune giriamo a destra per entrare in piazza Trieste dove c’è l’edicola dei giornali e subito dopo, attraversiamo diagonalmente piazza Umberto I.
Seguendo i segni bianco rossi arriviamo al ponte sul torrente Rufina che attraversiamo per poi girare a destra.
Continuiamo dritti accanto al fiume che sta alla nostra destra fino a un bivio segnalato dove giriamo a sinistra e iniziamo a salire per strada sterrata, che poco dopo ritorna asfaltata.
Superiamo alcune case sparse e poi lasciamo l’asfalto per proseguire su viottole di campo tra gli olivi tenendosi sulla sinistra. A un certo punto in salita fare attenzione ad un paletto con i segni bianco rossi perché dobbiamo lasciare il tracciato più evidente per piegare a destra in leggera discesa in direzione del bosco che costeggiamo risalendo lungo il campo fino a deviare sulla destra ed entrare nel bosco. Proseguiamo con continui saliscendi che rappresentano la parte più dura del percorso.
Dopo poco più di un’ora di cammino arriviamo a S.Gilio, dove possiamo approvvigionarci di acqua. Aggiriamo il piccolo complesso di case coloniche abitate e proseguiamo su strada bianca con altri saliscendi fino ad attraversare un piccolo rio e risalire fino ad un vigneto chiuso da filo elettrificato. Costeggiamo a sinistra la recinzione passando sul terrapieno scosceso e disagevole e dopo poche centinaia di metri scendiamo sulla strada bianca ritrovando i segnali bianco-rossi.
Il percorso continua in salita fino a incrociare un’altra strada bianca che prendiamo a sinistra sempre in salita. In alto possiamo ammirare un bellissimo casolare ristrutturato. Raggiungiamo la chiesetta di Pinzano, passiamo davanti a un tabernacolo ed entriamo nel borgo medievale di Pinzano dove c’è una fonte di acqua.
Usciti dal borgo prendiamo sulla destra una strada bianca che poi si fa sentiero e sale nel bosco per poi uscire di nuovo su strada asfaltata. Seguendo i segnavia bianco rossi raggiungiamo la chiesa di Pomino che superiamo per girare a sinistra e salire in mezzo alle case fino ad una carrareccia che prendiamo sulla destra.
Si arriva così ad un altro grande vigneto che costeggiamo sulla sinistra per poi arrivare al borgo di Berceto, primo luogo della memoria, dove la furia nazi-fascista fece strage di civili e di partigiani.
Superato Berceto attraversiamo sulla sinistra un ponticello dove un cartello ci indica che siamo sulla Strada Romana dei Fossi. Il percorso, che si inoltra nel bosco, è fiancheggiato da una via crucis e conduce ad una cappella dedicata a San Francesco. Qui ci sono alcune panchine per la sosta e una lapide indica che nei pressi c’è una fonte d’acqua fatta scaturire dal santo.
Riprendiamo il cammino sempre in salita fino ad un incrocio: a sinistra la chiesa di S. Maria del Carmine ai Fossi e a destra il sentiero CAI n. 5 che da qui per un bel tratto si sovrappone al Sentiero della Memoria (SM).
Saliamo quindi in un bel bosco fino ad un bivio: a sinistra si va direttamente alla Consuma seguendo il sentiero CAI n. 5; a destra si prosegue sul Sentiero della Memoria, con il quale si arriva alla S.S. n. 70. La prendiamo sulla destra in direzione Firenze e poco dopo la si lascia sulla sinistra per proseguire nel bosco su strada bianca.
Il Sentiero della Memoria ci conduce prima a Podernovo e poi a Lagacciolo, altri due luoghi dove nell’agosto del 1944 i nazisti trucidarono le popolazioni inermi che vi si erano rifugiate.
Da Lagacciolo, si torna indietro e, riprendendo la salita nel bosco, si arriva in poco più di mezz’ora alla Consuma seguendo i segnavia SM e CAI n. 6.