Ghirlandaio- Autoritratto da' Adorazione dei Magi ' Ospedale dell'Innocenti - Firenze
Nel cuore della città di Firenze una piccola chiesa, l’Oratorio dei Buonuomini di San Martino ha avuto per tanti secoli un delicato e particolare compito affidatogli dal vescovo Antonino nel 1442. Questo padre domenicano, definito padre dei poveri e degli sventurati dedicò la sua vita alla lotta contro i vizi e le ingiustizie e fra le sue importanti iniziative attuò il progetto di riorganizzare le istituzioni caritative formando le cosiddette Compagnie di Dottrina. Infatti gli Spedali e le confraternite del tempo avevano compiti di assistenza generici e spesso non potevano sopperire alle esigenze nel modo più necessario. A lui si deve la creazione del primo orfanotrofio d’Europa’ l’Ospedale degli Innocenti’, in piazza SS Annunziata a Firenze.
Nella piazzetta di san Martino si trovava già dal X secolo questa chiesetta che era frequentata dalle più importanti famiglie fiorentine come parrocchia. Nel 1442 il vescovo affidandosi all’impegno di un gruppo di volontari destina questa chiesa ad una specifica attività: si sarebbe dato soccorso alla particolare condizione di povertà in cui si venivano a trovare quelle persone che per vari motivi sia politici che economici si venivano a trovare in un improvviso stato di indigenza, detti i ‘ poveri vergognosi’.
Nella piazzetta di san Martino si trovava già dal X secolo questa chiesetta che era frequentata dalle più importanti famiglie fiorentine come parrocchia. Nel 1442 il vescovo affidandosi all’impegno di un gruppo di volontari destina questa chiesa ad una specifica attività: si sarebbe dato soccorso alla particolare condizione di povertà in cui si venivano a trovare quelle persone che per vari motivi sia politici che economici si venivano a trovare in un improvviso stato di indigenza, detti i ‘ poveri vergognosi’.
Oratorio dei Buonuomini
Nasce così questa confraternita composta di dodici uomini ‘ I Buonomini ‘che per loro zelo e la serietà dell’impegno si guadagnarono l’appellativo di ‘ gli angeli di Firenze ‘. Il vescovo li convocò scegliendoli tra persone di diversi strati sociali sottoponendoli alla regola di raccogliere da chi poteva dare e distribuire tutto quello che ricevevano nel più assoluto segreto. I Buonuomini prestavano così la loro opera celando la propria identità sotto un mantello nero ed un copricapo rosso e quando avevano estremo bisogno di denaro per soccorrere i bisognosi accendevano una candela alla porta d'ingresso, da cui è nato il modo di dire essere ridotti al lumicino. Le ricche famiglie fiorentine sostennero in modo sempre generoso l’opera di questi confratelli e ancor più vollero che la sede di una attività così nobile fosse arricchita anche da opere d’arte che ne esaltassero i valori.
Alloggiare i pellegrini
Sono attribuite alla bottega del Ghirlandaio gli affreschi delle lunette che decorano le pareti della chiesa; sette di questi rappresentano le sette opere di misericordia. I dipinti non sono apprezzati solo per il loro valore artistico ma descrivendo scene delle vita sociale del tempo sono importanti anche sotto il profilo storico e sociologico. L’immagine molto diffusa, specialmente durante il giubileo, dell’accoglienza ai pellegrini, è uno di questi preziosi affreschi: mostra due confratelli che portano un compenso all’ oste che ha ospitato due giovani pellegrini. Oltre agli affreschi, sull’altare si trova un busto del vescovo Sant'Antonino e, attribuito al Verrocchio, una bella tavola con la Madonna col Bambino.
Nel museo di San Marco e precisamente nel chiostro dedicato al Vescovo Antonino in una lunetta alla destra dell’ingresso dell’antico pellegrinaio troviamo un altro interessante affresco: rappresenta l’attività di assistenza dei Buonomini. L’Oratorio di San Martino continua ancor oggi la sua assistenza con lo stesso autentico spirito di carità. La chiesa si può visitare con orario 10-12 e 15-17 tutti i giorni eccetto i festivi e il venerdì pomeriggio.
L’ingresso è gratuito, ma sulla facciata, accanto alla porta, si trova un tabernacolo con ‘San Martino che fa l'elemosina ai poveri’ di Cosimo Ulivelli, e sotto di esso c’è ancora la buchetta dove si può lasciare una offerta per i poveri.
Nel museo di San Marco e precisamente nel chiostro dedicato al Vescovo Antonino in una lunetta alla destra dell’ingresso dell’antico pellegrinaio troviamo un altro interessante affresco: rappresenta l’attività di assistenza dei Buonomini. L’Oratorio di San Martino continua ancor oggi la sua assistenza con lo stesso autentico spirito di carità. La chiesa si può visitare con orario 10-12 e 15-17 tutti i giorni eccetto i festivi e il venerdì pomeriggio.
L’ingresso è gratuito, ma sulla facciata, accanto alla porta, si trova un tabernacolo con ‘San Martino che fa l'elemosina ai poveri’ di Cosimo Ulivelli, e sotto di esso c’è ancora la buchetta dove si può lasciare una offerta per i poveri.