Il cammino portoghese
Il Cammino Portoghese non è stato frequentato il più famoso Cammino Francese. Infatti in Portogallo la via per nave, che terminava al porto di Padron, è stata spesso preferita alla via a piedi. Non sono pervenuti molti diari di viaggio,tra i pochi quelli di Giovanbattista Confalonieri, Cosimo de’ Medici e Domenico Laffi.
Un percorso di 230 km, molto particolare, un po’ diverso dagli altri cammini jacobei e non per questo meno affascinante, pur percorrendo spesso tratti asfaltati, anche se poco trafficati.
Forse sarebbe l’ideale per chi comincia a camminare, perché il percorso non è ancora molto frequentato, gli alberghi sono buoni e quasi tutti nuovi e ben organizzati (costo 5 Euro, in Galizia anche con lenzuolino). Ci sono anche varie occasioni di accoglienza privata od anche – talvolta - ipompieri (Bombeiros) nel tratto portoghese.
L’arrivo all’inizio del cammino (Porto) è facile con l’aereo.
Le tappe sono brevi ed il percorso passa di frequente in zone abitate, con facilità di ristoro e sosta. I portoghesi sono accoglienti, gentili e simpatici. Non ci sono state difficoltà con la lingua. La vita è meno cara in Portogallo ed al passaggio della frontiera in Spagna si avverte la differenza dei prezzi.
La segnalazione nel tratto portoghese è perfetta, con tantissime frecce gialle, verniciate di recente; in Spagna invece le conchiglie sui pilastrini o sui muri segnano il percorso, ma talvolta non sono messe bene e sorge qualche incertezza.
Il clima è sempre stato buono, solo qualche goccia di pioggia. I dislivelli sono modesti
Bellissima la Cattedrale di Barcelos con le immagini piastrellate sulle pareti e quella di Tui; poi il ponte medievale di Ponte de Lima, i boschi di eucalipto, le case in pietra, i sentieri lastricati, ecc.In conclusione, un percorso da fare, sia per i nuovi pellegrini che per i vecchi, che potranno provare i sentieri nel bosco, questa volta lastricati di porfido.
Luciano Mazzucco e Lucia Gallori – Firenze .
Un percorso di 230 km, molto particolare, un po’ diverso dagli altri cammini jacobei e non per questo meno affascinante, pur percorrendo spesso tratti asfaltati, anche se poco trafficati.
Forse sarebbe l’ideale per chi comincia a camminare, perché il percorso non è ancora molto frequentato, gli alberghi sono buoni e quasi tutti nuovi e ben organizzati (costo 5 Euro, in Galizia anche con lenzuolino). Ci sono anche varie occasioni di accoglienza privata od anche – talvolta - ipompieri (Bombeiros) nel tratto portoghese.
L’arrivo all’inizio del cammino (Porto) è facile con l’aereo.
Le tappe sono brevi ed il percorso passa di frequente in zone abitate, con facilità di ristoro e sosta. I portoghesi sono accoglienti, gentili e simpatici. Non ci sono state difficoltà con la lingua. La vita è meno cara in Portogallo ed al passaggio della frontiera in Spagna si avverte la differenza dei prezzi.
La segnalazione nel tratto portoghese è perfetta, con tantissime frecce gialle, verniciate di recente; in Spagna invece le conchiglie sui pilastrini o sui muri segnano il percorso, ma talvolta non sono messe bene e sorge qualche incertezza.
Il clima è sempre stato buono, solo qualche goccia di pioggia. I dislivelli sono modesti
Bellissima la Cattedrale di Barcelos con le immagini piastrellate sulle pareti e quella di Tui; poi il ponte medievale di Ponte de Lima, i boschi di eucalipto, le case in pietra, i sentieri lastricati, ecc.In conclusione, un percorso da fare, sia per i nuovi pellegrini che per i vecchi, che potranno provare i sentieri nel bosco, questa volta lastricati di porfido.
Luciano Mazzucco e Lucia Gallori – Firenze .