Da San Gemignano a Monteriggioni
Verso Roma. La variante della Badia a Conèo
Da San Gimignano verso Siena il percorso collinare della Via Francigena si snoda verso Roma giungendo dopo circa 2,5 Km, su strada asfaltata (ampia e con marciapiede), al piccolo abitato di Santa Lucia. Qui, e precisamente all’altezza del tabernacolo, il pellegrino può scegliere fra due distinti percorsi. Con il primo può
continuare diritto come indicato nella guida delle “Terre di mezzo” (di Monica d’Atti e F. Cinti), seguendo lafreccia bianca ed il pellegrinetto giallo, scendendo al fiume Foci per poi risalire a Bibbiano, procedendo così sul crinale fino al centro di Colle Val d’Elsa. Da Colle, seguendo la provinciale colligiana, abbastanza ampia ma
un po’ trafficata, in circa 8 Km giunge ad Abbadia Isola e poi a Monteriggioni. Con questo percorso in pratica vi è la sola salita di Bibbiano (110 m di dislivello). In totale sono 23 Km.
La seconda opportunità permette di fare un percorso più storico fino alla Badia di Conèo, ma meno diretto,un po’ più lungo (27 km), più impegnativo per vari dislivelli da salire. Al tabernacolo si trovano le indicazioni offerte dai pali in legno dell’Alleanza Assicurazioni con la collaborazione del FIE (Federazione Italiana Escursionisti) che accompagneranno il pellegrino fino alla Badia. Dal tabernacolo inizia una ripida discesa di strada sterrata, ampia che scendendo il lato sud della collina in 1,3 Km arriva fino al guado del Botro degli Imbotroni; lo si attraversa facilmente e inizia una salita (ai lati di un vigneto, poi intorno all’agriturismo Vallebuia e quindi su strada sterrata) per 700 mt con un dislivello di 93 mt , per arrivare al rudere di Montarone. Dalla destra della casa, attualmente in ristrutturazione, parte una ripida discesa su
sentiero sterrato che in 360 mt porta ad un secondo guado, anch’esso facilmente superabile. Si risale (dislivello 42 mt) per 540 mt e si giunge all’azienda agricola La Torraccia di Chiusi. Aggirato il complesso dei fabbricati, ben ristrutturati, si scende nuovamente per 760 mt verso una casa e da qui si arriva, attraversando un ampio campo fino al torrente Foci, attraversandolo. Siamo davanti al complesso del Molino Aiano, dove vi sarebbe un allevamento di suini;lo si costeggia e si procede per un lungo tratto sterrato (2,5 Km) in lieve salita (si costeggia anche un impianto di produzione di Biogas) fino ad arrivare alla strada asfaltata, nei pressi di Campiglia, che da Colle conduce a Volterra. Si gira a sinistra per la strada asfaltata ma dopo un centinaio di metri un cartello indica di entrare nella strada sterrata a destra, con indicazione Bagnoli.
La strada scorre abbastanza in piano, addentrandosi poi nel bosco. (a tutti i bivi, mantenersi sulla destra) per sfociare poi di nuovo sulla strada asfaltata dove troviamo l’ indicazione per la Badia di S. Maria Assunta a Conèo, che è appunto a circa 200 mt. Una sosta è necessaria per entrare nell’ atmosfera di
questa abbazia vallombrosana , di stile romanico, consacrata nel 1123; la chiesa sotto la tutela del Parroco delle Grazie è ancora utilizzata, anche se saltuariamente. Dalla Badia con una scorciatoia si prende il sentiero nel bosco, sempre segnalato dai cartelli dell’Alleanza, che porta verso la Casa Timignano, dove si devia a sinistra e si sale per una costa sassosa fino ad una radura ampia nella quale ci manteniamo sulla sinistra fino a riprendere il
sentiero nel bosco. Si procede diritti fino ad incontrare due bivi in cui si tiene sempre la sinistra, per trovarci rapidamente alla Chiesa di San Donato e quindi al paese di Quartaia, attraversando la strada asfaltata per Casole d’Elsa. Da Quartaia i segnali ci portano su uno sterrato ampio che ci porta alle Case di Fabbrica e poi scendendo fino a costeggiare il Borro degli Strulli fino ad Onci, con salite e discese. Alla fine della discesa, passate le case di Onci., si può girare a destra per Calcinaia come indicato nei ritrovati cartelli VF, e arrivare a Gracciano con un percorso di 1700 mt, seguendo il fiume (mantenendolo sulla sinistra) per poi guadarlo girando a sinistra e arrivare sulla strada provinciale per Grosseto, appena usciti da Gracciano. In alternativa, dopo Onci, invece di girare a destra per Calcinaia si può andare diritto e arrivare a Gracciano con un tratto più breve: solo 1000 mt. asfaltati). Si attraversa la strada provinciale per Grosseto e si procede, sempre seguendo i segnali per il piano senese (zona industriale) fino al paese di Strove in leggera salita. A Strove, grazioso borgo medioevale, troviamo i resti di una torre longobarda e la Chiesa di San Martino; prendiamo in discesa la strada asfaltata fino a Castel Petraia e poi un sentiero interno ad Abbadia Isola con la bellissima Badia del XII° secolo. Per giungere a Monteriggioni, usciti da Abbadia Isola, si gira a destra nello sterrato (indicazioni VF e sentiero CAI n° 101) e lo si percorre per 1,7 km fino alla base del bosco, dove si gira a sinistra per l’abitato di Monteriggioni, che si raggiunge in altri 1,7 km) oppure si prosegue a destra per un percorso nel bosco, segnalato, che porta alla casa del Mandorlo, a case Cerbaia, Castello della Chiocciola, Pian del Lago e quindi Siena.
Luciano Mazzucco
Da San Gimignano verso Siena il percorso collinare della Via Francigena si snoda verso Roma giungendo dopo circa 2,5 Km, su strada asfaltata (ampia e con marciapiede), al piccolo abitato di Santa Lucia. Qui, e precisamente all’altezza del tabernacolo, il pellegrino può scegliere fra due distinti percorsi. Con il primo può
continuare diritto come indicato nella guida delle “Terre di mezzo” (di Monica d’Atti e F. Cinti), seguendo lafreccia bianca ed il pellegrinetto giallo, scendendo al fiume Foci per poi risalire a Bibbiano, procedendo così sul crinale fino al centro di Colle Val d’Elsa. Da Colle, seguendo la provinciale colligiana, abbastanza ampia ma
un po’ trafficata, in circa 8 Km giunge ad Abbadia Isola e poi a Monteriggioni. Con questo percorso in pratica vi è la sola salita di Bibbiano (110 m di dislivello). In totale sono 23 Km.
La seconda opportunità permette di fare un percorso più storico fino alla Badia di Conèo, ma meno diretto,un po’ più lungo (27 km), più impegnativo per vari dislivelli da salire. Al tabernacolo si trovano le indicazioni offerte dai pali in legno dell’Alleanza Assicurazioni con la collaborazione del FIE (Federazione Italiana Escursionisti) che accompagneranno il pellegrino fino alla Badia. Dal tabernacolo inizia una ripida discesa di strada sterrata, ampia che scendendo il lato sud della collina in 1,3 Km arriva fino al guado del Botro degli Imbotroni; lo si attraversa facilmente e inizia una salita (ai lati di un vigneto, poi intorno all’agriturismo Vallebuia e quindi su strada sterrata) per 700 mt con un dislivello di 93 mt , per arrivare al rudere di Montarone. Dalla destra della casa, attualmente in ristrutturazione, parte una ripida discesa su
sentiero sterrato che in 360 mt porta ad un secondo guado, anch’esso facilmente superabile. Si risale (dislivello 42 mt) per 540 mt e si giunge all’azienda agricola La Torraccia di Chiusi. Aggirato il complesso dei fabbricati, ben ristrutturati, si scende nuovamente per 760 mt verso una casa e da qui si arriva, attraversando un ampio campo fino al torrente Foci, attraversandolo. Siamo davanti al complesso del Molino Aiano, dove vi sarebbe un allevamento di suini;lo si costeggia e si procede per un lungo tratto sterrato (2,5 Km) in lieve salita (si costeggia anche un impianto di produzione di Biogas) fino ad arrivare alla strada asfaltata, nei pressi di Campiglia, che da Colle conduce a Volterra. Si gira a sinistra per la strada asfaltata ma dopo un centinaio di metri un cartello indica di entrare nella strada sterrata a destra, con indicazione Bagnoli.
La strada scorre abbastanza in piano, addentrandosi poi nel bosco. (a tutti i bivi, mantenersi sulla destra) per sfociare poi di nuovo sulla strada asfaltata dove troviamo l’ indicazione per la Badia di S. Maria Assunta a Conèo, che è appunto a circa 200 mt. Una sosta è necessaria per entrare nell’ atmosfera di
questa abbazia vallombrosana , di stile romanico, consacrata nel 1123; la chiesa sotto la tutela del Parroco delle Grazie è ancora utilizzata, anche se saltuariamente. Dalla Badia con una scorciatoia si prende il sentiero nel bosco, sempre segnalato dai cartelli dell’Alleanza, che porta verso la Casa Timignano, dove si devia a sinistra e si sale per una costa sassosa fino ad una radura ampia nella quale ci manteniamo sulla sinistra fino a riprendere il
sentiero nel bosco. Si procede diritti fino ad incontrare due bivi in cui si tiene sempre la sinistra, per trovarci rapidamente alla Chiesa di San Donato e quindi al paese di Quartaia, attraversando la strada asfaltata per Casole d’Elsa. Da Quartaia i segnali ci portano su uno sterrato ampio che ci porta alle Case di Fabbrica e poi scendendo fino a costeggiare il Borro degli Strulli fino ad Onci, con salite e discese. Alla fine della discesa, passate le case di Onci., si può girare a destra per Calcinaia come indicato nei ritrovati cartelli VF, e arrivare a Gracciano con un percorso di 1700 mt, seguendo il fiume (mantenendolo sulla sinistra) per poi guadarlo girando a sinistra e arrivare sulla strada provinciale per Grosseto, appena usciti da Gracciano. In alternativa, dopo Onci, invece di girare a destra per Calcinaia si può andare diritto e arrivare a Gracciano con un tratto più breve: solo 1000 mt. asfaltati). Si attraversa la strada provinciale per Grosseto e si procede, sempre seguendo i segnali per il piano senese (zona industriale) fino al paese di Strove in leggera salita. A Strove, grazioso borgo medioevale, troviamo i resti di una torre longobarda e la Chiesa di San Martino; prendiamo in discesa la strada asfaltata fino a Castel Petraia e poi un sentiero interno ad Abbadia Isola con la bellissima Badia del XII° secolo. Per giungere a Monteriggioni, usciti da Abbadia Isola, si gira a destra nello sterrato (indicazioni VF e sentiero CAI n° 101) e lo si percorre per 1,7 km fino alla base del bosco, dove si gira a sinistra per l’abitato di Monteriggioni, che si raggiunge in altri 1,7 km) oppure si prosegue a destra per un percorso nel bosco, segnalato, che porta alla casa del Mandorlo, a case Cerbaia, Castello della Chiocciola, Pian del Lago e quindi Siena.
Luciano Mazzucco