Camminata da Pontassieve a Firenze. Sabato 12 Novembre 2011.

In una bellissima giornata di sole, ci siamo ritrovati in circa 40, alla Stazione di Pontassieve. Partiti alle 9,30, dopo un breve tratto asfaltato abbiamo percorso una variante, fra cipressi, campi e vigne fino ad arrivare agli orti della periferia di Sieci (ore 11). Abbiamo camminato per il bellissimo parco fluviale e visitato la Pieve di San Giovanni a Remole. Il cammino è continuato verso Compiobbi, per un tratto collinare asfaltato (Via del Paretaio e Via di Gricigliano) ed un tratto sterrato alle Falle, passando poi dietro la Villa per Via dell'Ellera ed arrivando quindi a Compiobbi (ore 12,20) dove abbiamo ceduto alle tentazioni di una sagra paesana. Salendo per Via della Rosa e scollinando fra gli Uliveti di Via dei Bassi siamo arrivati ai giardini del Girone per la sosta pranzo. Gli ultimi chilometri sul lungofiume, ristrutturato e rinnovato di recente, fino al teatro Tenda (ore 15,10) per il ritorno a casa, o in autobus o riprendendo le auto lasciate.
Per vedere l'album della Camminata clicca sull' immagine seguente
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Descrizione del percorso da Firenze a Pontassieve

Prima tappa verso il Cammino di Francesco
Il Cammino di Francesco, così come è stato organizzato e descritto per i pellegrini di oggi (vedi Angela Seracchioli: Di qui passò Francesco. Ed. Terre di Mezzo), inizia ufficialmente al Santuario della Verna per terminare a Rieti in 15 tappe. Ci è piaciuto studiare un percorso che permetta di iniziare il cammino da Firenze, facile punto di partenza anche per chi arriva da lontano per fare questa esperienza. Abbiamo individuato un cammino sostenibile evitando il più possibile le strade attuali di grande comunicazione, per ovvi motivi, sacrificando un po’ l’ aderenza storica del percorso a vantaggio di una più agevole e sicura percorribilità a piedi.
Al pellegrino si offrono due possibilità:
1) percorso di valle per Pontassieve – Vallombrosa utilizzando tratti e varianti dell’ antica Via dei Sette Ponti (Via Sancti Petri), quindi Vallombrosa-Bibbiena e Bibbiena-La Verna.
2) percorso collinare per Bagno a Ripoli, valico di Terzano, arrivando a Rignano e da qui a Vallombrosa, per precedere poi per La Verna come sopra.
Del percorso per Rignano abbiamo già trattato, per cui in questo articolo tratteremo della prima tappa Firenze-Pontassieve.
Firenze Pontassieve per percorso di valle. (Km 20)
Inizio (Km 0) a Firenze alla Chiesa di Santa Croce, francescana. A sinistra, guardando la facciata della cattedrale, si prende Via San Giuseppe e quindi Via de’ Malcontenti (chiamata così perché la percorrevano i condannati a morte per andare al patibolo nell’attuale Piazza Beccaria); in Piazza Piave si prende a destra e si attraversa il Lungarno alla torre della Zecca Vecchia. Si va a sinistra e si percorrono i lungarni Pecori Giraldi, del Tempio; al Ponte da Verrazzano sulla destra si prosegue diritto (Km 1,80) continuando per i lungarni Colombo, Aldo Moro (sfruttando il marciapiede o i giardini che costeggiano sulla destra) per 1,2 Km fino al Teatro Tenda (Km 3) (attualmente chiamato ObiHall). Qui si gira a destra per la breve via Fabrizio De Andrè e poi a sinistra sulla Via della Funga, asfaltata ma con nuovi camminamenti pedonali a lato, fino alla sbarra, sotto il Ponte di Varlungo, oltre il quale diventa sterrata (solo ciclabile e pedonale). Si giunge così al Mulino di Rovezzano [sul fiume troviamo la prima pescaia] che aggiriamo sul lato sinistro proseguendo sulla sterrata. Dopo 900 mt si incontra un complesso edilizio (ex Mulino di sant’Andrea) che questa volta va aggirato sulla destra, lato fiume, in pratica oltrepassando la [seconda] pescaia, su un camminamento in cemento, ristrutturato di recente. Il percorso continua su un nuova stradello in ghiaino, che continua lungo il fiume, passa sotto il ponte della Ferrovia Roma-Firenze e ci porta all’abitato del Girone (Km 7,10). Si attraversano i giardinetti e si prende Via del Girone che ci porta sulla Statale 67, Via Aretina, che percorriamo solo per 200 metri fino al semaforo. Si continua diritto, sul lato destro della statale costeggiando il cimitero degli Americani fino a raggiungere, 300 metri dopo, un piccolo sottopasso a sinistra con una strada, Via dei Bassi, asfaltata, che si erpica in salita sulla collina per circa 1,6 Km. La strada sale e poi gira a destra su un breve percorso collinare principale, fra tabernacoli ed uliveti, con una bella vista sull’Arno. Al bivio si prende a destra in discesa, per 800 mt, per via della Rosa e poi Via Romena fino ad arrivare all’abitato di Compiobbi (troviamo uno spiazzo, a sinistra Via del Sambre, a destra si passa sotto la ferrovia per rientrare sulla statale 67). (Km 10,9).Proseguiamo a diritto per Via Calzolari, asfaltata in falso piano, che salendo diventa Via Valle e poi Via Ellera (tenersi a destra) , passiamo dietro la Villa alberata e quindi continuiamo diritti quando Via Ellera va a destra in discesa verso l’Aretina. Dopo circa 400 mt troviamo a destra una sterrata sassosa e ripida, in discesa (Via delle Falle) che in 600 Km ci porta all’abitato delle Falle. Non si deve arrivare alla statale, ma, prima del sottopasso della ferrovia, girare a sinistra (passerella) e prendere l’asfaltata Via di Gricigliano fino al primo bivio, prendendo a destra e arrivando dopo 2 Km sulla statale aretina, poco prima delle Sieci. Prendiamo a sinistra in direzione Pontassieve, percorrendo il marciapiede dell’abitato, oltrepassando il ponticino sul fiume Sieci che proviene da Molin del Piano e continuando sul marciapiede protetto da una ringhiera. Prima di entrare nell’abitato vero e proprio delle Sieci, (Km 14,8) sulla destra troviamo un camminamento pedonale con ghiaino che si snoda all’esterno dell’abitato, lungo il fiume, con panchine e cartelli didattici sul parco fluviale. Da qui si può fare una breve deviazione, tramite un piccolo percorso pedonale sulla sinistra per una visita alla Chiesa di San Giovanni a Remole. Si continua poi sul camminamento che sfocia in via Giacomo Puccini che percorriamo in direzione Pontassieve: alla fine di questa strada troviamo un grande cancello di un magazzino materiale edile per cui la strada asfaltata gira a sinistra e rientra dopo poco sulla statale (variante: vedi dopo ) mentre noi prendiamo un viottolo stretto sulla destra del cancello, che costeggia tutto il recinto prima metallico, poi in cemento (recinto del depuratore). Fare attenzione perché ci sono circa 10 mt di fitte sterpaglie e rovi [nel caso che i rovi siano impraticabili, si può prendere uno stradellino a destra che scende fino al fiume, costeggiarlo fino a risalire, dopo poco, oltre i rovi, nel campo]. Superati i rovi prosegue in un campo incolto e poi in un aia e sempre proseguendo diritto, tenendosi lato fiume, si entra in uno stradello, con orti sulla sinistra (siamo in una proprietà privata: si può trovare un vecchio cane, che non morde). Questo stradello ci porta in 500 mt di nuovo sulla statale, ormai fuori dalle Sieci.
Il Cammino di Francesco, così come è stato organizzato e descritto per i pellegrini di oggi (vedi Angela Seracchioli: Di qui passò Francesco. Ed. Terre di Mezzo), inizia ufficialmente al Santuario della Verna per terminare a Rieti in 15 tappe. Ci è piaciuto studiare un percorso che permetta di iniziare il cammino da Firenze, facile punto di partenza anche per chi arriva da lontano per fare questa esperienza. Abbiamo individuato un cammino sostenibile evitando il più possibile le strade attuali di grande comunicazione, per ovvi motivi, sacrificando un po’ l’ aderenza storica del percorso a vantaggio di una più agevole e sicura percorribilità a piedi.
Al pellegrino si offrono due possibilità:
1) percorso di valle per Pontassieve – Vallombrosa utilizzando tratti e varianti dell’ antica Via dei Sette Ponti (Via Sancti Petri), quindi Vallombrosa-Bibbiena e Bibbiena-La Verna.
2) percorso collinare per Bagno a Ripoli, valico di Terzano, arrivando a Rignano e da qui a Vallombrosa, per precedere poi per La Verna come sopra.
Del percorso per Rignano abbiamo già trattato, per cui in questo articolo tratteremo della prima tappa Firenze-Pontassieve.
Firenze Pontassieve per percorso di valle. (Km 20)
Inizio (Km 0) a Firenze alla Chiesa di Santa Croce, francescana. A sinistra, guardando la facciata della cattedrale, si prende Via San Giuseppe e quindi Via de’ Malcontenti (chiamata così perché la percorrevano i condannati a morte per andare al patibolo nell’attuale Piazza Beccaria); in Piazza Piave si prende a destra e si attraversa il Lungarno alla torre della Zecca Vecchia. Si va a sinistra e si percorrono i lungarni Pecori Giraldi, del Tempio; al Ponte da Verrazzano sulla destra si prosegue diritto (Km 1,80) continuando per i lungarni Colombo, Aldo Moro (sfruttando il marciapiede o i giardini che costeggiano sulla destra) per 1,2 Km fino al Teatro Tenda (Km 3) (attualmente chiamato ObiHall). Qui si gira a destra per la breve via Fabrizio De Andrè e poi a sinistra sulla Via della Funga, asfaltata ma con nuovi camminamenti pedonali a lato, fino alla sbarra, sotto il Ponte di Varlungo, oltre il quale diventa sterrata (solo ciclabile e pedonale). Si giunge così al Mulino di Rovezzano [sul fiume troviamo la prima pescaia] che aggiriamo sul lato sinistro proseguendo sulla sterrata. Dopo 900 mt si incontra un complesso edilizio (ex Mulino di sant’Andrea) che questa volta va aggirato sulla destra, lato fiume, in pratica oltrepassando la [seconda] pescaia, su un camminamento in cemento, ristrutturato di recente. Il percorso continua su un nuova stradello in ghiaino, che continua lungo il fiume, passa sotto il ponte della Ferrovia Roma-Firenze e ci porta all’abitato del Girone (Km 7,10). Si attraversano i giardinetti e si prende Via del Girone che ci porta sulla Statale 67, Via Aretina, che percorriamo solo per 200 metri fino al semaforo. Si continua diritto, sul lato destro della statale costeggiando il cimitero degli Americani fino a raggiungere, 300 metri dopo, un piccolo sottopasso a sinistra con una strada, Via dei Bassi, asfaltata, che si erpica in salita sulla collina per circa 1,6 Km. La strada sale e poi gira a destra su un breve percorso collinare principale, fra tabernacoli ed uliveti, con una bella vista sull’Arno. Al bivio si prende a destra in discesa, per 800 mt, per via della Rosa e poi Via Romena fino ad arrivare all’abitato di Compiobbi (troviamo uno spiazzo, a sinistra Via del Sambre, a destra si passa sotto la ferrovia per rientrare sulla statale 67). (Km 10,9).Proseguiamo a diritto per Via Calzolari, asfaltata in falso piano, che salendo diventa Via Valle e poi Via Ellera (tenersi a destra) , passiamo dietro la Villa alberata e quindi continuiamo diritti quando Via Ellera va a destra in discesa verso l’Aretina. Dopo circa 400 mt troviamo a destra una sterrata sassosa e ripida, in discesa (Via delle Falle) che in 600 Km ci porta all’abitato delle Falle. Non si deve arrivare alla statale, ma, prima del sottopasso della ferrovia, girare a sinistra (passerella) e prendere l’asfaltata Via di Gricigliano fino al primo bivio, prendendo a destra e arrivando dopo 2 Km sulla statale aretina, poco prima delle Sieci. Prendiamo a sinistra in direzione Pontassieve, percorrendo il marciapiede dell’abitato, oltrepassando il ponticino sul fiume Sieci che proviene da Molin del Piano e continuando sul marciapiede protetto da una ringhiera. Prima di entrare nell’abitato vero e proprio delle Sieci, (Km 14,8) sulla destra troviamo un camminamento pedonale con ghiaino che si snoda all’esterno dell’abitato, lungo il fiume, con panchine e cartelli didattici sul parco fluviale. Da qui si può fare una breve deviazione, tramite un piccolo percorso pedonale sulla sinistra per una visita alla Chiesa di San Giovanni a Remole. Si continua poi sul camminamento che sfocia in via Giacomo Puccini che percorriamo in direzione Pontassieve: alla fine di questa strada troviamo un grande cancello di un magazzino materiale edile per cui la strada asfaltata gira a sinistra e rientra dopo poco sulla statale (variante: vedi dopo ) mentre noi prendiamo un viottolo stretto sulla destra del cancello, che costeggia tutto il recinto prima metallico, poi in cemento (recinto del depuratore). Fare attenzione perché ci sono circa 10 mt di fitte sterpaglie e rovi [nel caso che i rovi siano impraticabili, si può prendere uno stradellino a destra che scende fino al fiume, costeggiarlo fino a risalire, dopo poco, oltre i rovi, nel campo]. Superati i rovi prosegue in un campo incolto e poi in un aia e sempre proseguendo diritto, tenendosi lato fiume, si entra in uno stradello, con orti sulla sinistra (siamo in una proprietà privata: si può trovare un vecchio cane, che non morde). Questo stradello ci porta in 500 mt di nuovo sulla statale, ormai fuori dalle Sieci.
a Pontassieve

Con molta attenzione si attraversa la statale e si prende la sterrata di fronte, in lieve salita, che devia a destra, in pratica diventando parallela alla statale. Si passa sotto la ferrovia e subito dopo si prende un sentierino in salita (pochi metri) che si apre su un grande campo che costeggia la ferrovia. Ci manteniamo sulla destra, con la ferrovia alla nostra destra, si attraversa il campo e si individua un boschetto di cipressi in fondo. Lo si raggiunge deviando leggermente a sinistra e, dopo una lieve salita, incrociamo una ampia sterrata che prediamo a destra. Dopo 300 mt si giunge all’asfaltata, la vecchia aretina, ormai abbandonata, che prendiamo tenendosi sulla sinistra. Il percorso, parallelo alla ferrovia, ci porta ancora in 2 Km all’abitato di Pontassieve (utilizzare l’ampio marciapiede con ringhiera, sulla sinistra) e alla stazione ferroviaria. (Km 19,8). (Tempo: 4 ore e mezzo, escluse soste)
Accoglienze a Pontassieve:
Albergo Villini. vedi sito: www.ivillini.it
Locanda “Toscani da sempre”. Vicino alla Stazione. vedi sito: www.toscanidasempre.it
Parrocchia di S Michele Arcangelo: solo posti a terra. 2 bagni con doccia. Tel.: 055-8368150.
Email: michele.pontassieve(@)parrocchie.diocesifirenze.it
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Accoglienze a Pontassieve:
Albergo Villini. vedi sito: www.ivillini.it
Locanda “Toscani da sempre”. Vicino alla Stazione. vedi sito: www.toscanidasempre.it
Parrocchia di S Michele Arcangelo: solo posti a terra. 2 bagni con doccia. Tel.: 055-8368150.
Email: michele.pontassieve(@)parrocchie.diocesifirenze.it
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Variante di uscita dalle Sieci clic qui per effettuare modifiche.

Per uscire dalle Sieci, verso Pontassieve, volendo evitare il tratto fra i rovi e l’attraversamento della proprietà privata (cane ??) si può seguire una variante che riporta sulla statale (percorso in colore verde). Al termine di Via G Puccini, al cancello del complesso industriale, si prende a sinistra ed in circa 250 metri si ritorna sulla statale che prendiamo a dx verso Pontassieve. Per un tratto c’è il marciapiede e poi si cammina a lato della strada sulla banchina erbosa, facendo ovviamente molta attenzione al traffico veicolare. Il tratto sulla statale è lungo circa 700 mt e si riconnette alla sterrata laterale destra che proviene dal lungofiume. A quel punto si attraversa con attenzione la strada e si prosegue come descritto.
La vaPer uscire dalle Sieci, verso Pontassieve, volendo evitare il tratto fra i rovi e l’attraversamento della proprietà privata (cane ??) si può seguire una variante che riporta sulla statale (percorso in colore verde). Al termine di Via G Puccini, al cancello del complesso industriale, si prende a sinistra ed in circa 250 metri si ritorna sulla statale che prendiamo a dx verso Pontassieve. Per un tratto c’è il marciapiede e poi si cammina a lato della strada sulla banchina erbosa, facendo ovviamente molta attenzione al traffico veicolare. Il tratto sulla statale è lungo circa 700 mt e si riconnette alla sterrata laterale destra che proviene dal lungofiume. A quel punto si attraversa con attenzione la strada e si prosegue come descritto.
La variante allunga il percorso del lungofiume di circa 160 mt.
La vaPer uscire dalle Sieci, verso Pontassieve, volendo evitare il tratto fra i rovi e l’attraversamento della proprietà privata (cane ??) si può seguire una variante che riporta sulla statale (percorso in colore verde). Al termine di Via G Puccini, al cancello del complesso industriale, si prende a sinistra ed in circa 250 metri si ritorna sulla statale che prendiamo a dx verso Pontassieve. Per un tratto c’è il marciapiede e poi si cammina a lato della strada sulla banchina erbosa, facendo ovviamente molta attenzione al traffico veicolare. Il tratto sulla statale è lungo circa 700 mt e si riconnette alla sterrata laterale destra che proviene dal lungofiume. A quel punto si attraversa con attenzione la strada e si prosegue come descritto.
La variante allunga il percorso del lungofiume di circa 160 mt.