Crollo di un ponte stradale fra Monti e Cervara - variante della 8a tappa della via degli Abati
Recentemente (Aprile 2016) è crollato il ponte stradale (al WP 350, alt. 570 mt) che collega la frazione Monti a Cervara, sulla variante (più breve) del percorso che dal Passo del Borgallo porta a Pontremoli. (vedi pag. 93 della Guida).
Il crollo è totale e occorrerà molto tempo prima di un suo ripristino; se le auto ovviamente non possono transitare tuttavia il pellegrino può scendere alla sinistra del ponte, prima dei manufatti in cemento che bloccano il transito e scendere sul greto del torrente Verde. Con molta attenzione si può guadare passando fra i massi, sempre che la corrente dell’acqua non sia troppo violenta, risalire sulla sponda opposta e continuare sulla strada asfaltata per arrivare a Cervara. Da qui si sale a Prà del Prete e quindi si scende a Morana, Vignola fino a Pontremoli.
Le alternative a questa soluzione sono essenzialmente due:
1) al Passo del Borgallo scegliere il percorso di crinale che porta alla Fontana Gilenta per poi scendere a Farfarà. Anche in tal caso si deve guadare il torrente Verde, ma siamo più alti (alt. 1046) e la corrente forse è minore. Dopo il guado si risale al Lago Verde e si scende poi a Cervara ove si riuniscono i due percorsi verso Pontremoli
2) optare per terminare il cammino sulla strada asfaltata. Appena si arriva alle prima case di Monti, al WP 349, invece di andare a destra per il percorso che è interrotto, si va a sinistra e si percorre la strada asfaltata che porta a Baselica e poi Pontremoli. (tenere la destra ai due bivi che si incontrano). Questo percorso è in discesa, poco trafficato e permette un risparmio di circa 5 Km. (la tappa diventa di 26,2 km invece di 31,4)
Recentemente (Aprile 2016) è crollato il ponte stradale (al WP 350, alt. 570 mt) che collega la frazione Monti a Cervara, sulla variante (più breve) del percorso che dal Passo del Borgallo porta a Pontremoli. (vedi pag. 93 della Guida).
Il crollo è totale e occorrerà molto tempo prima di un suo ripristino; se le auto ovviamente non possono transitare tuttavia il pellegrino può scendere alla sinistra del ponte, prima dei manufatti in cemento che bloccano il transito e scendere sul greto del torrente Verde. Con molta attenzione si può guadare passando fra i massi, sempre che la corrente dell’acqua non sia troppo violenta, risalire sulla sponda opposta e continuare sulla strada asfaltata per arrivare a Cervara. Da qui si sale a Prà del Prete e quindi si scende a Morana, Vignola fino a Pontremoli.
Le alternative a questa soluzione sono essenzialmente due:
1) al Passo del Borgallo scegliere il percorso di crinale che porta alla Fontana Gilenta per poi scendere a Farfarà. Anche in tal caso si deve guadare il torrente Verde, ma siamo più alti (alt. 1046) e la corrente forse è minore. Dopo il guado si risale al Lago Verde e si scende poi a Cervara ove si riuniscono i due percorsi verso Pontremoli
2) optare per terminare il cammino sulla strada asfaltata. Appena si arriva alle prima case di Monti, al WP 349, invece di andare a destra per il percorso che è interrotto, si va a sinistra e si percorre la strada asfaltata che porta a Baselica e poi Pontremoli. (tenere la destra ai due bivi che si incontrano). Questo percorso è in discesa, poco trafficato e permette un risparmio di circa 5 Km. (la tappa diventa di 26,2 km invece di 31,4)
Guida alla Via degli Abati e del Volto santo (Ed.2017)
Errata corrige e segnalazioni
Pag. 78. Il numero di telefono fisso della Parrocchia di Borgo Val di Taro è il seguente: 0525 96419 [chiamando invece il numero citato nella Guida risponde il Comune di Borgotaro]. La Parrocchia comunque non fa accoglienza a Borgotaro. Ha una struttura di accoglienza a Rovinaglia, circa 6 Km nel cammino in direzione di Pontremoli, deviando dopo San Vincenzo (oppure prendendo la strada asfaltata direttamente da Borgotaro). Vedi sulla Guida a pag. 90 i cellulari delle volontarie, Daniela o Emanuela, che lo gestiscono.
Interruzione a Case Scarpone (uscendo da Pavia)
Si segnala che all'uscita da Pavia verso Broni, una volta entrati nel Parco del Ticino (Green Way) si trova una interruzione del sentiero in località Case Scarpone (circa 600 mt dall'inizio del sentiero in direzione di Broni): una folta vegetazione di rovi impedisce il passaggio per circa 100 mt. Occorre risalire la china dell' argine e percorrere il sentiero nell'erba accanto alle case diroccate fino alla cabina dell'Enel. Da qui riprendere il sentiero lungo il canale, come da segnali.
L'amministrazione del Parco del Ticino è stata informata già dal 20 Agosto 2013. Chi rilevasse il persistere del problema invii pure una mail di segnalazione all'Ente Parco: [email protected]
L'amministrazione del Parco del Ticino è stata informata già dal 20 Agosto 2013. Chi rilevasse il persistere del problema invii pure una mail di segnalazione all'Ente Parco: [email protected]
Interruzione a casa Scarpone
Anna e Vittorio, di ritorno dal cammino sulla Via degli Abati ci segnalano anche loro (14 agosto 2014) il problema dell'interruzione per rovi al termine del sentiero nella Green Way del Parco del Ticino. Avevamo già proposto una breve deviazione da fare in loco (vedi sopra) spostandosi di pochi metri verso le case (vedi foto sotto). Tuttavia, sollecitati su questo, a malincuore perchè si perde il tratto di sentiero, proponiamo anche l'alternativa sull'asfalto al tratto interrotto. Al punto WP 011 invece di andare a destra ed immettersi nel Parco, prendere a sinistra e percorrere la strada asfaltata come da cartina allegata. Il percorso lo si riprende alla cabina dell'Enel. Si allunga di circa 200 mt ma ci si complica meno la vita. Ciascuno sceglierà come crede
Anna e Vittorio, di ritorno dal cammino sulla Via degli Abati ci segnalano anche loro (14 agosto 2014) il problema dell'interruzione per rovi al termine del sentiero nella Green Way del Parco del Ticino. Avevamo già proposto una breve deviazione da fare in loco (vedi sopra) spostandosi di pochi metri verso le case (vedi foto sotto). Tuttavia, sollecitati su questo, a malincuore perchè si perde il tratto di sentiero, proponiamo anche l'alternativa sull'asfalto al tratto interrotto. Al punto WP 011 invece di andare a destra ed immettersi nel Parco, prendere a sinistra e percorrere la strada asfaltata come da cartina allegata. Il percorso lo si riprende alla cabina dell'Enel. Si allunga di circa 200 mt ma ci si complica meno la vita. Ciascuno sceglierà come crede
Aggiornamento accoglienze tappa Colombarone - Pometo (tappa 2) [Settembre 2014]
Osteria Francia (Montecalvo Versiggia - Pavia). Alcuni pellegrini ci avevano segnalato di aver trovato chiuso l'Osteria per cui si sono dovuti rivolgere altrove. Abbiamo contattato di nuovo l'Osteria al n° 333-8089879 che ci ha confermato che il Ristorante non è più aperto, ma l'accoglienza è disponibile purchè si prenoti. I proprietari abitano in loco per cui sono disponibili ad accogliere secondo disponibilità. Dispongono di 6 camere con bagno al prezzo di 35 euro con prima colazione. Concordando si può avere anche la cena.
Alternative nelle vicinanze: B&B "Villa I due padroni" alla Frazione Spagna. Tel 0385-99255. Disponibili 2 camere (4-6 posti letto) al prezzo di 70 Euro a camera doppia, con colazione. Occorre prenotare.
Altro posto è l'Agriturismo Bagarellum in località Bagarello, Tel- 0385-99758, 339-7110748. Dispone di un monolocale per due persone con uso di cucina, al prezzo di 50 euro per notte, con prima colazione. Possibilità di cena da concordare. Anche qui occorre prenotare.
Osteria Francia (Montecalvo Versiggia - Pavia). Alcuni pellegrini ci avevano segnalato di aver trovato chiuso l'Osteria per cui si sono dovuti rivolgere altrove. Abbiamo contattato di nuovo l'Osteria al n° 333-8089879 che ci ha confermato che il Ristorante non è più aperto, ma l'accoglienza è disponibile purchè si prenoti. I proprietari abitano in loco per cui sono disponibili ad accogliere secondo disponibilità. Dispongono di 6 camere con bagno al prezzo di 35 euro con prima colazione. Concordando si può avere anche la cena.
Alternative nelle vicinanze: B&B "Villa I due padroni" alla Frazione Spagna. Tel 0385-99255. Disponibili 2 camere (4-6 posti letto) al prezzo di 70 Euro a camera doppia, con colazione. Occorre prenotare.
Altro posto è l'Agriturismo Bagarellum in località Bagarello, Tel- 0385-99758, 339-7110748. Dispone di un monolocale per due persone con uso di cucina, al prezzo di 50 euro per notte, con prima colazione. Possibilità di cena da concordare. Anche qui occorre prenotare.
Ancora sulla interruzione del sentiero a Casa Scarpone
Eugenio Leonelli di Modena ha percorso con amici alcuni tratti della Via degli Abati e ci segnala alcuni problemi. Volentieri pubblichiamo le sue osservazioni:
Alcune problematiche sulle condizioni dei sentieri lungo il tracciato della “Via degli Abati” da Pavia a Bobbio percorso da un gruppetto di camminatori modenesi dal 22 al 26 aprile 2014.
DAL NOSTRO DIARIO SUL CAMMINO
22 aprile: il tratto che da Pavia porta al Ponte della Becca passando per i sentieri della Greenway è impercorribile (erba alta, rovi, fondo scivoloso) e questo da Cascina Scagliona, Cascina Scarpone fino a Cascina Belvedere. Su indicazione Del prof. Mario Pampanin, degli “Amici di San Colombano”, abbiamo deviato sulla strada asfaltata che passa dalla frazione Albertario, rientrando sul percorso alla Cascina Belvedere passando nell’area cortiliva (prima di entrare nella proprietà della Cascina abbiamo dovuto chiedere il permesso perché l’area è protetta dai cani: … e per fortuna che a casa c’era qualcuno!... altrimenti!...).
Commenti e consigli: questo problema è non di oggi, infatti è già stato segnalato nel 2013 e allora perché non provvedere? Basterebbe un minimo di manutenzione. Chi cammina a 4 km/h non può tornare indietro, perché il sentiero è impercorribile, allungando così il percorso e sempre che riesca a trovare un’alternativa.
25 aprile: il tratto che dalla Cappelletta di Valico, dopo Casa Giorgi e in direzione Praticchia, passa sulla Costa Lazzarello coincidendo con il sentiero CAI 219, è in condizioni disastrose, quasi impraticabile. Le abbondanti piogge di aprile hanno allagato il percorso in molti tratti, “quad” e “motocross” si sono trovati a “nozze” e scorazzando un po’ dappertutto hanno trasformato i sentieri in fossi d’acqua e fango. Il terreno così profondamente inciso non ha più alcun drenaggio, obbligando il nostro cammino a procedere lateralmente con grande difficoltà e fatica. (vedi immagini). Commenti e consigli: siamo sul confine fra Lombardia e Emilia Romagna, e in questi casi la terra non è mai di nessuno, ma sempre di tutti e questi sono sentieri non piste per fuori strada. Basterebbe un po’ di sensibilità e di attenzione per tutelare il territorio evitando dissesto idrogeologico, inquinamento acustico e atmosferico.
26 aprile: il tratto che da Pian Perduto va fino alla discesa per Groppo coincidendo con i sentieri CAI 101 e 147 si trova nelle stesse condizioni del sentiero CAI 201. Le cause? Sempre le stesse. Anche i crossisti che abbiamo incontrato si sono lamentati per l’impercorribilità dei percorsi (le ruote affondano a tal punto che i telai toccano il terreno fangoso: questo il loro commento). E noi cosa dovremmo dire che fatichiamo con gli scarponi nel fango?
Commenti e consigli: Tutto ciò è un vero peccato, ma a rimediare siete ancora in tempo perché la “Via degli Abati” è meravigliosa e merita più attenzione. Non ha nulla da invidiare ai grandi cammini e noi siamo orgogliosi di essere stati pellegrini sui suoi sentieri.
Eugenio Leonelli di Modena ha percorso con amici alcuni tratti della Via degli Abati e ci segnala alcuni problemi. Volentieri pubblichiamo le sue osservazioni:
Alcune problematiche sulle condizioni dei sentieri lungo il tracciato della “Via degli Abati” da Pavia a Bobbio percorso da un gruppetto di camminatori modenesi dal 22 al 26 aprile 2014.
DAL NOSTRO DIARIO SUL CAMMINO
22 aprile: il tratto che da Pavia porta al Ponte della Becca passando per i sentieri della Greenway è impercorribile (erba alta, rovi, fondo scivoloso) e questo da Cascina Scagliona, Cascina Scarpone fino a Cascina Belvedere. Su indicazione Del prof. Mario Pampanin, degli “Amici di San Colombano”, abbiamo deviato sulla strada asfaltata che passa dalla frazione Albertario, rientrando sul percorso alla Cascina Belvedere passando nell’area cortiliva (prima di entrare nella proprietà della Cascina abbiamo dovuto chiedere il permesso perché l’area è protetta dai cani: … e per fortuna che a casa c’era qualcuno!... altrimenti!...).
Commenti e consigli: questo problema è non di oggi, infatti è già stato segnalato nel 2013 e allora perché non provvedere? Basterebbe un minimo di manutenzione. Chi cammina a 4 km/h non può tornare indietro, perché il sentiero è impercorribile, allungando così il percorso e sempre che riesca a trovare un’alternativa.
25 aprile: il tratto che dalla Cappelletta di Valico, dopo Casa Giorgi e in direzione Praticchia, passa sulla Costa Lazzarello coincidendo con il sentiero CAI 219, è in condizioni disastrose, quasi impraticabile. Le abbondanti piogge di aprile hanno allagato il percorso in molti tratti, “quad” e “motocross” si sono trovati a “nozze” e scorazzando un po’ dappertutto hanno trasformato i sentieri in fossi d’acqua e fango. Il terreno così profondamente inciso non ha più alcun drenaggio, obbligando il nostro cammino a procedere lateralmente con grande difficoltà e fatica. (vedi immagini). Commenti e consigli: siamo sul confine fra Lombardia e Emilia Romagna, e in questi casi la terra non è mai di nessuno, ma sempre di tutti e questi sono sentieri non piste per fuori strada. Basterebbe un po’ di sensibilità e di attenzione per tutelare il territorio evitando dissesto idrogeologico, inquinamento acustico e atmosferico.
26 aprile: il tratto che da Pian Perduto va fino alla discesa per Groppo coincidendo con i sentieri CAI 101 e 147 si trova nelle stesse condizioni del sentiero CAI 201. Le cause? Sempre le stesse. Anche i crossisti che abbiamo incontrato si sono lamentati per l’impercorribilità dei percorsi (le ruote affondano a tal punto che i telai toccano il terreno fangoso: questo il loro commento). E noi cosa dovremmo dire che fatichiamo con gli scarponi nel fango?
Commenti e consigli: Tutto ciò è un vero peccato, ma a rimediare siete ancora in tempo perché la “Via degli Abati” è meravigliosa e merita più attenzione. Non ha nulla da invidiare ai grandi cammini e noi siamo orgogliosi di essere stati pellegrini sui suoi sentieri.
Accesso al punto di accoglienza di Rovinaglia
Provenendo da Borgo Taro
Dopo Valleto, alla Chiesa di San Vincenzo (WP 321, alt 660) ci sono due possibilità
a) strada asfaltata ( km 2). Cinquanta metri dopo la Chiesa di prende la strada asfaltata con direzione Rovinaglia. Si sale per Km 1,3 e al bivio (alt. 720) si prende a sinistra in salita verso Rovinaglia per 700 mt. L’accesso al Centro Don Bosco (cartello) è sulla sinistra [321b]. Si sale per 100 mt su strada in cemento. Ampio piazzale davanti al Centro (alt.759)
b) Percorso sterrato/sentiero/asfaltato (Km 2,6). Dalla Chiesa di San Vincenzo si prosegue sulla Via degli Abati per 500 mt fino alla case alte del paese (WP 322) e si lascia il cammino (che procede in discesa verso il fiume) prendendo invece a destra sulla strada asfaltata in lieve salita. Si trova una cappelletta sulla sinistra e poi una curva a gomito sulla destra; si procede fino alle case del borgo più alto. Al palo metallico della luce si va a sinistra fra le case e si prende a diritto sulla scalinata in cemento [322a]. Ora siamo su sentiero e si sale per circa 150 mt. Si trova una cappellina [322b] oltre la quale si deve prendere il percorso nel campo a destra, ma per il discreto balzo da superare è meglio procedere per 50 mt a diritto verso il capannone, salire sul campo e tornare verso la cappellina girando quindi a sinistra in salita costeggiando la macchia. Si sale per circa 400 mt al bordo del campo puntando le case in alto fino ad arrivare alla strada asfaltata che prendiamo a destra [322c] verso la chiesa di Rovinaglia (alt 803). Alla chiesa fonte d’acqua. Si procede verso il cimitero e si prende la strada asfaltata che va a destra in discesa per 1,4 Km trovando sulla destra l’accesso al centro
Provenendo da Valdena
a) alla Chiesa di San Vincenzo (wp 321) si prende a sinistra la strada asfaltata per Rovinaglia
b) al punto 322 si prende a sinistra per il percorso misto asfaltato/sentiero verso Rovinaglia
Per chi non concorda la cena con i volontari, deve procurarsi gli alimenti a Borgotaro ( o a Pontremoli). Possibilità di cucinare.
.
Dopo Valleto, alla Chiesa di San Vincenzo (WP 321, alt 660) ci sono due possibilità
a) strada asfaltata ( km 2). Cinquanta metri dopo la Chiesa di prende la strada asfaltata con direzione Rovinaglia. Si sale per Km 1,3 e al bivio (alt. 720) si prende a sinistra in salita verso Rovinaglia per 700 mt. L’accesso al Centro Don Bosco (cartello) è sulla sinistra [321b]. Si sale per 100 mt su strada in cemento. Ampio piazzale davanti al Centro (alt.759)
b) Percorso sterrato/sentiero/asfaltato (Km 2,6). Dalla Chiesa di San Vincenzo si prosegue sulla Via degli Abati per 500 mt fino alla case alte del paese (WP 322) e si lascia il cammino (che procede in discesa verso il fiume) prendendo invece a destra sulla strada asfaltata in lieve salita. Si trova una cappelletta sulla sinistra e poi una curva a gomito sulla destra; si procede fino alle case del borgo più alto. Al palo metallico della luce si va a sinistra fra le case e si prende a diritto sulla scalinata in cemento [322a]. Ora siamo su sentiero e si sale per circa 150 mt. Si trova una cappellina [322b] oltre la quale si deve prendere il percorso nel campo a destra, ma per il discreto balzo da superare è meglio procedere per 50 mt a diritto verso il capannone, salire sul campo e tornare verso la cappellina girando quindi a sinistra in salita costeggiando la macchia. Si sale per circa 400 mt al bordo del campo puntando le case in alto fino ad arrivare alla strada asfaltata che prendiamo a destra [322c] verso la chiesa di Rovinaglia (alt 803). Alla chiesa fonte d’acqua. Si procede verso il cimitero e si prende la strada asfaltata che va a destra in discesa per 1,4 Km trovando sulla destra l’accesso al centro
Provenendo da Valdena
a) alla Chiesa di San Vincenzo (wp 321) si prende a sinistra la strada asfaltata per Rovinaglia
b) al punto 322 si prende a sinistra per il percorso misto asfaltato/sentiero verso Rovinaglia
Per chi non concorda la cena con i volontari, deve procurarsi gli alimenti a Borgotaro ( o a Pontremoli). Possibilità di cucinare.
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